Mi sembra che oggi le divise colorate degli arbitri obnubilino .



La Striscia di Francesco Schillirò – Redazione Napoli Area 11 Campania
I social sono pieni di foto che fanno vedere delle presunte o reali “sviste”.
Abbiamo il VAR che si ferma sulla linea del campo e non va oltre,abbiamo l’indicatore sonoro se si supera la linea della porta,abbiamo gli assistenti che hanno sostituito i guardialinee anche loro l’avevano la giacchetta nera,abbiamo il quarto uomo che controlla le panchine e per concludere abbiamo l’AVAR.
Ma non finisce qui perché sugli spalti abbiamo anche gli osservatori AIA.


In questo ambaradan divento nostalgico e affermo che mi manca tanto don Concetto Lo , Rizzoli, Pierluigi Collina, (FOTO),Luigi Agnolin,il caro amico e concittadino Tullio Lanese e tanti altri che hanno portato alto il nome degli arbitri italiani.
In un mio vecchio articolo affermavo che l’arbitro dovrebbe ,nel bene e nel male ritornare l’unico giudice della partita senza nessun intervento esterno che possa condizionarne il peso delle responsabilità del suo operato .
Si dovrebbe tornare alla vecchia terna che in campo deve scendere con la piena responsabilità di quanto fa.
Per tutto il resto lasciamo i commenti a noi giornalisti nel dopo partita e a bocce ferme.
Ritornando all’uomo nero incuteva timore e rispetto nei giocatori e scusatemi ……..non esistevano abbracci e pacche sulle spalle.
Tutto questo nell’attualità del real time e della I.A.è solo nostalgica utopia di chi ancora crede che l’uomo sia il primo attore .