di Mirko Rimessi – Redazione Panathlon Ferrara
Ieri, Gazzetta e vari quotidiani riportano l’uscita del Presidente del Mantova Filippo Piccoli alla cena di Natale: “dall’anno prossimo chi ha più di due insufficienze non giocherà più nel Mantova”, discorso che riceve molti apprezzamenti, ma la mia impressione è che ci sia fermati al titolo e non ai modi di questa uscita.
A parte l’aver messo alla berlina i ragazzi con insufficienze, Piccoli parla, almeno dal virgolettato di Gazzetta, di non voler più in società questi ragazzi, non di avviarli ad un percorso di recupero. Da anni promuoviamo uno slogan che dice “non punire tuo figlio togliendogli lo sport” e, fatto come propone Piccoli, appare proprio questo.
“Se hai due materie sotto studi e continui ad allenarti, recuperi e torni a scendere in campo”, questo sarebbe il discorso sensato, come lo ha fatto lui qualcosa non torna. Come società sportive bisogna impegnarsi in questo percorso, che deve essere educativo prima che punitivo, e anche la collaborazione con le scuole deve essere basata su questo.
In ultimo doveroso un riferimento alle carte panathletiche, in particolare alla Carta dei Diritti del ragazzo nello Sport: tutti i ragazzi hanno il diritto di praticare sport ed essere trattati con dignità.