La Striscia di Francesco Schillirò – Redazione Napoli Area 11 Campania
I rumors post elezioni di rinnovo del consiglio direttivo da parte di soliti noti e company, vorrebbero essere prolegomeni di un non tranquillo inizio di attività.
Le classifiche sulla bravura degli eletti,le faziosità sul territorio di appartenenza ,sulla sede dove si è svolta l’assemblea elettiva ( ndr nostra casa madre),purtroppo mi fanno notare che siamo forse un po’ lontani dal “ Ludis iungit”.
Diamoci una regolata anche su quello che si scrive sui social o con messaggi che dovrebbero essere pseudo personali ma che ,sotto traccia,vengono diffusi.
Le parole hanno un peso specifico e non sempre scivolano via.
Se vogliamo,come io auspico fare il bene della nostra associazione, dobbiamo resettare tutti i personalismi e insieme tirare avanti la “carretta”.
Un amico mi ha scritto:”come ti senti ? Ti sei addormentato governatore e ti sei svegliato Consigliere Nazionale”, ho risposto:” mi sono addormentato Francesco e mi sono svegliato Francesco”.
Il significato della risposta è che,avere un ruolo in una Associazione non è una coccarda ma un preciso impegno di servizio verso la stessa;
Non è una rivalsa su qualcosa o qualcuno;
Non è un appagamento di un vantato credito sul curriculum vita;
Non è un podio ne tanto meno un piedistallo dove porsi per guardare dall’alto gli altri soci.
Ma RIBADISCO ,è un impegno verso tutti i soci e non solo verso chi ha condiviso le tue idee , cercando di fare il meglio delle proprie possibilità per l’associazione.
Ragioniamo in modo “ unico” dalle Alpi al canale di Sicilia; siamo una Nazione con tante diversità che unite formano una bella e succosa “ macedonia”.
Il cogito ergo sum è stato il mio leit motive;nella mia candidatura non ho messo quello che ho fatto nella mia vita al di fuori dello sport e del Panathlon ;non ho mai usato i titoli che mi appartengono e che con sacrificio ho acquisito sul campo anche forse qualche volta con l’umano conflitto interiore di presentarsi per quel che si è e si è fatto nella vita civile.
La bellezza dello sport e che deve essere abbracciata anche dalla nostra associazione è che non devono esistere titoli accademici o onorifici,siamo tutti uguali “ SPORTIVI “.
Tutti DOBBIAMO fare solo il bene del Panathlon.
Per fare ciò ribadisco dobbiamo evitare i personalismi che non portano alcun beneficio; remiamo in modo sincrono a livello di Consigli Direttivi,Aree,Club; curiamo l’effettivo, esacerbiamo l’orgoglio dell’appartenenza a questa meravigliosa Associazione che ha moltissime potenzialità.
Evitiamo di fare le “ prime donne”, lo so è difficile ma ………… necesse est.