Riconfermato alla presidenza Rosario Pugliarello. Nel nuovo direttivo Marina Zummo (vicepresidente), Maria Cavallini (segretaria), Massimo Lanza, Paolo Romagnoli e Adalberto Scemma (consiglieri).
di Ufficio Stampa Panathlon Gianni Brera Università di Verona
Rosario Pugliarello è stato riconfermato alla presidenza del Panathlon Club Gianni Brera-Università di Verona per il prossimo quadriennio olimpico. Accanto a lui, nel nuovo Consiglio direttivo, Marina Zummo (vice presidente), Maria Cavallini (segretaria), Massimo Lanza, Paolo Romagnoli e Adalberto Scemma (consiglieri).
Nel corso dell’assemblea sono state definite le linee di un programma a largo raggio che prevede iniziative mirate nell’ambito della cultura sportiva e dei service e un rapporto più stretto con il mondo dell’Università. Va ricordato che il Club, creato nel 2009, è stato il primo al mondo a fissare la propria sede all’interno di un ateneo (Scienze motorie in questo caso) e a inserire nel direttivo gli insegnanti accanto agli studenti. Una scelta lungimirante, questa, che ha prodotto un cambiamento radicale nel mondo dello sport universitario internazionale con la creazione di altri club con analoghe finalità (oggi sono 22) e con l’istituzione dei Giochi mondiali universitari organizzati direttamente del Panathlon International (membro del CIO con delega al fair play e alla cultura sportiva). Non è casuale quindi la presenza all’interno del Panathlon Gianni Brera di docenti dell’ateneo veronese legati da tempo al mondo della cultura sportiva (oltre a Rosario Pugliarello anche Massimo Lanza, Paolo Romagnoli, ,Adalberto Scemma, Chiara Milanese, ìAlberto Capilupi, Valentina Cavedon, Romano Mattè e Sara Fael).
A breve verranno rese note le date di un programma molto intenso che prevede in apertura di stagione la presenza di ospiti di particolare rilievo (Gilberto Lonardi con la presentazione del libro “La musa prigioniera”, poesie dedicate in gran parte a personaggi sportivi, e Learco Guerra jr., nipote della “Locomotiva umana”, con la presentazione di un docufilm sul nonno che ha già ricevuto quattro premi internazionale e di un libro che racconta le gesta di un campione epico del ciclismo.