La storia e le regole di questo nuovo sport
di Ludovico Malorgio – Redazione Panathlon Lecce
REGOLE DELLO SPORT
Premetto che ho accettato l’invito del Direttore a scrivere di Teqball quasi al buio. Sapevo a malapena della esistenza di questo sport, per molti aspetti strano, inventato una decina di anni or sono in Ungheria. Ciò che propongo, quindi, è soprattutto frutto di ricerca attenta e minuziosa. Al contempo mi sono sforzato di inquadrare il Teqball nei tradizionali canoni sportivi, cogliendo gli elementi che lo legano agli sport tradizionali.
Il teqball è uno sport individuale in cui la valutazione della prestazione ed il risultato finali, più che in altre discipline, sono legati essenzialmente alla qualità della prestazione, cioè all’abilità dell’atleta di eseguire al meglio il gesto tecnico nelle varie situazioni di gioco. Questo gioco non appartiene alla categoria degli sport di movimento, che richiedono un enorme dispendio di energie, ma è molto impegnativo sul piano nervoso. Alla base di una prestazione ottimale, quindi, deve esserci consapevolezza della propria forza ed una forte capacità di mantenere alta la concentrazione in modo che la forte pressione psicologica diventi una risorsa e non un limite. Per queste ragioni, l’abilità mentale deve prevalere su altre caratteristiche tecniche, fisiche ed attitudini tattiche. Come nel tennis è importantissimo mantenere un costante equilibrio per non esaltarsi nei momenti positivi e non deprimersi in quelli che lo sono di meno. Per intendersi, lasciando da parte la caratura tecnica, il giocatore tipo di teqball deve essere più un Federer che un Fognini. Nell’economia complessiva dell’incontro, è infatti inimmaginabile ogni reazione d’impulso a possibili errori o colpi di sfortuna. Il paragone col tennis è oltremodo calzante perché questo sport è un misto di tennistavolo e calcio, in quanto si gioca su un tavolo a piano convesso con un pallone da calcio, di solito numero 5.
Il Teqball è stato ideato in Ungheria nel 2012 da tre appassionati di calcio, Gábor Borsányi, che era stato calciatore, un informatico Viktor Huszar e un uomo d’affari György Gattyán. Quattro anni dopo è stato presentato ufficialmente a Budapest da Ronaldinho, l’ex fuoriclasse brasiliano che è diventato ambasciatore nel mondo di questa disciplina sportiva. A livello internazionale questo sport è gestito dalla Federazione Internazionale di Teqball (FITEQ) e dopo vari riconoscimenti punta a diventare uno sport olimpico.
LE REGOLE – Il Teqball, come dicevamo, si gioca su un tavolo da ping pong a superficie ricurva, che fu ideata per fare rimbalzare la palla verso i piedi del giocatori e rendere il gioco più vario e piacevole. Come nel ping-pong, il giocatore o i due giocatori, se si gioca in doppio, devono mandare la palla nel campo avversario colpendola con i piedi o con ogni altra parte del corpo ad esclusione delle mani e delle braccia. Le regole sono semplici, ogni mach [ si gioca al meglio dei tre set: Il set si gioca finché un giocatore/squadra non raggiunge i 12 punti. Per il servizio, come nel tennis, i giocatori hanno a disposizione due tentativi. È vietato toccare la palla due volte consecutive con la stessa parte del corpo. Durante il gioco non si può toccare né il tavolo né l’avversario. Se la palla tocca il nastro, il servizio viene ripetuto.
IL CAMPO DA GIOCO – La dimensione di un campo di teqball è 12 metri di larghezza per 16 metri di lunghezza e 7 metri di altezza. L’area di gioco è rettangolare e il tavolo deve trovarsi esattamente al centro. Il tavolo curvo ha una lunghezza di 3 metri e una larghezza di 1,7 metri. Nel punto più alto, al centro, l’altezza del tavolo è di 76 centimetri, la rete è alta 14 centimetri. Alle due estremità l’altezza è di 56,5 centimetri. La palla standard è un pallone da calcio n. 5.
LA DIFFUSIONE – Al mondo Il teqball è praticato da circa 5.000 giocatori in un centinaio di Paesi tesserati con 118 federazioni nazionali. I Club sono circa 2000. Sono stati organizzati cinque campionati mondiali dalla FITEQ con frequenza annuale: ll primo si tenne a Budapest 2017 con più di 20 Paesi partecipanti. Nel 2018 si svolse in Francia e nel 2019 nuovamente in Ungheria. Dopo l’annullamento dell’edizione 2020 a causa della pandemia di Covid, il ‘ mondiale ‘ si è svolto in Polonia nel 2021 e a Norimberga nel 2022. La Fiteq è stata riconosciuta dal Comitato Olimpico dell’Asia nell’agosto 2018 e l’anno dopo dall’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali dell’Africa. Nel 2020 ha ottenuto la piena adesione alla Global Association of International Sports Federations.
PRESTO NEL CONI – Quest’anno il teqball è entrato nella Figest (Federeazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali) riconosciuta dal Coni in fase sperimentale ed ha potuto partecipare ai Giochi Europei svoltisi a Cracovia. Sugli spalti, a fare il tifo per gli azzurri, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha incontrato i nostri atleti. Prima della partenza per gli ‘Europei’ la rappresentativa azzurra è stata ricevuta nella sede del Coni di Roma dal presidente nazionale Giovanni Malagò. Anche questo è un segnale dell’imminente riconoscimento del teqball come disciplina olimpica.