di Ludovico Malorgio – Redazione Lecce Area 8 Puglia Calabria Basilicata
Il Lecce respira aria d’alta quota. E’ terzo in classifica a pari punti con la Juventus, dietro Inter e Milan. In 17 campionati di serie A non era mai capitato che dopo tre giornate avesse 7 punti, frutto di due vittorie contro Lazio (2-1) e Salernitana (2-0) in casa e di un pareggio in trasferta contro la Fiorentina (2-2). La squadra di Roberto D’Aversa sta facendo cose egregie ed i tifosi sognano. Ne hanno motivo, tenendo conto che sono punti conquistati contro avversari molto temibili, due big e una coriacea concorrente per la salvezza. Nessuno, però, deve farsi illusioni, l’obiettivo rimane la conquista della permanenza in serie A, che per una società di provincia vale quanto lo scudetto per le ‘grandi’.
UMILI E VIGILI – Pantaleo Corvino, ‘deus ex machina’ della società giallorossa, abilmente guidata dal giovane presidente Saverio Sticchi Damiani, ripete fino alla noia : “La serie A è una bestia difficile da domare, bisogna essere vigili e restare umili, dobbiamo essere sempre David per avere la meglio sui Golia che dovremo affrontare”. E’ evidente che gli ammonimenti del Direttore dell’Area Tecnica del Lecce sono frutto della sua enorme esperienza acquisita in una lunga e brillante carriera in serie A, iniziata con il Lecce e maturata con Fiorentina e Bologna. E’ la stessa esperienza, associata ad assoluta competenza tecnica e ad uno spiccato intuito calcistico, che gli consente di ottenere risultati eccellenti in tempi molto ristretti e di scoprire talenti in ogni parte del mondo. In tre anni, ha riportato il Lecce in serie A, ha conquistato la salvezza, chiudendo il primo ciclo, come ama definirlo, anche con lo scudetto della formazione ’primavera’ affidata a Federico Coppitelli, giovane tecnico emergente.
IL NUOVO CICLO – Se, come si dice, il buon giorno si vede dal mattino, anche il secondo ciclo, dunque, è iniziato col vento in poppa. Corvino e il Direttore Sportivo Stefano Trinchera, hanno allestito una squadra competitiva, con una esemplare campagna acquisti, riuscendo a conciliare le esigenza tecniche con la sostenibilità finanziaria perseguita dalla società. Nessuna spesa pazza, costi contenuti per l’acquisto e contratti ristretti entro circa 15 milioni lordi. Il giocatore costato di più è Nicola Krstovic, attaccante montenegrino prelevato dal Dunajska Streda per 3.800.000,00. Un sacrificio giustificato dalla necessità di dotare la squadra di un attaccante giovane e di caratura internazionale. Per inciso Krstovic ha segnato già due gol. Gli altri numeri parlano chiaro: sono arrivati 15 nuovi elementi, Alquist, Venuti, Rafia, Smajlovic, Torgu, Ramadani, Kaba, Krstovic, Faticanti, Touba, Oudin, Piccoli e Sansone e sono stati riscattati Falcone e Pongracic. Ne sono partiti quattordici: Bleve, Lucioni, Hjulmand, Ceesay, Colombo, Lemens, Person, Romagnoli, Bijorkngren, Rodriguez, Cassandro, Maleh, Helgason, Di Francesco. Le operazioni sono state condotte in perfetto equilibrio di bilancio. Sono state rese possibili dalla cessione allo Sporting Lisbona di Morten Hjulmand per 19 milioni di euro più bonus, che ha generato una ingente plus valenza, considerato che il giovane centrocampista, era stato acquistato da Corvino per circa 300.000 euro. Un altro dato di eccellenza : Il Lecce è la squadra più giovane della serie A italiana. “ Nella rosa di prima squadra abbiamo 17 giocatori nati tra il 2.000 e il 2004 – commenta Corvino – sette provengono dalla nostra primavera. L’età media è la più bassa della serie A, 23 anni. Aggiungo che la ”rosa” è composta da 30 giocatori di cui cinque portieri. Ogni ruolo è coperto da due elementi, inoltre, D’Aversa dispone di otto centrocampisti. Ci muoviamo con la forza delle idee, operiamo molto sui mercati alternativi con l’obiettivo di patrimonializzare. I tesserati sono tutti di proprietà tranne Alquist in prestito secco, che giocava in Russia”.
PROVA DEL NOVE – I tifosi giallorossi guardano la classifica con soddisfazione. Hanno fatto l’occhio ai quartieri alti della classifica e sono pronti a fare sempre meglio la loro parte per mantenervi la squadra. I quasi 21 mila abbonamenti sottoscritti la dicono lunga sul feeling squadra-tifosi-società, e questo splendido rapporto tra le tre componenti si riverbera anche quando la squadra gioca in trasferta. Il “popolo” giallorosso è già mobilitato. Alle ore 15 di domenica il Lecce scenderà in campo al “Brianteo” contro il Monza per confermarsi. Si prevede la presenza sugli spalti di almeno 3.000 salentini. Per D’Aversa ed i suoi ragazzi sarà un duro banco contro una diretta concorrente alla salvezza, che si è molto rinforzata e punta ad un campionato tranquillo. Insomma dopo Monza avremo qualche elemento in più per valutare come e dove il Lecce potrà arrivare al traguardo di questo campionato.