ALACARAZ BATTE DJOKOVOC E TRIONFA A WIMBLEDON, DIMOSTRANDO DI ESSERE DAVVERO IL N.1 DEL MONDO
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Lo spagnolo, completo in tutti i colpi, ha giocato alla perfezione in tutte le parti del campo, mentre il serbo, dopo aver constatato di non reggere il confronto da fondo campo, ha accettato di avventurarsi spesso verso la rete, ma quella rimane per lui una zona in cui ottiene pochi punti.
Nel primo set Djokovic,dopo aver rischiato di cedere il servizio nel gioco iniziale, ha dominato nettamente il giovanissimo avversario, breccandolo due volte al secondo e al quarto game.
Ma per lo spagnolo quello era stato semplicemente un parziale di studio, per verificare fino a che punto potessero protrarsi gli scambi da lontano giocando a ritmo altissimo.
Nel secondo set Alcaraz ha strappato il servizio all’avversario alla seconda occasione, ma subito dopo Novak ha rimesso le cose a posto con un contro-break. Dopo di che si è registrato un completo equilibrio, fino al tie-break.
Djokovic ha ottenuto un mini-break al primo punto, ma Alcaraz gliel’ha restituito al sesto. Poi, all’undicesimo punto, set-point per il serbo, annullato dallo spagnolo. Infine, al tredicesimo punto, set-point per lo spagnolo, che è riuscito a trasformarlo, vincendo così il secondo set sul filo di lana.
Nel terzo parziale, vinto da Alcaraz per 6-1, Djokovic si è reso conto di poter perdere l’incontro, perchèlo spagnolo stava diventando padrone del campo. Carlitos ha breccato Novak nel primo gioco, alla seconda occasione, evitando poi di cedere il proprio servizio nel quarto gioco.
Successivamente il quinto game, durato circa mezz’ora per un totale di 32 punti, è stato una sorta di calvario per Djokovic, che non è stato capace di difendere il proprio servizio fino in fondo, nonostante avesse avuto 8 occasioni per farlo e avesse annullato 6 palle break.
Nel quarto set Novak ha cercato di reagire, facendo appello a tutte le proprie forze mentali. E c’è riuscito, grazie a due break ottenuti al quinto e al nono gioco.
Nell’ulltimo e decisivo parzialeil serbo ha annullato una palla break nel primo gioco, ma non è riuscito nella medesima impresa nel terzo game, dopo un evitabile errore di diritto finito in rete, seguito da uno dei tanti irresistibili passanti messi a segno da Alcaraz, in alternativa a varie altre palle corte pennellate all’improvviso.
Quell’unico break è stato fatale per Djokovic, che ha visto crollare nell’incontro conclusivo vari sogni, inchinandosi a questo magnifico tennista spagnolo, decisamente completo.
Il serbo rimane comunque, nei risultati, il più forte della fantastica terna che, assieme a Federer e a Nadal,ha dominato per due decenni il tennis mondiale.
Djokovic oggi è secondo soltanto ad Alcaraz, ma possiamo pensare di essere ormai nella transizione definitiva dall’uno all’altro nella classifica mondiale. Sia per motivi di età, sia perché stranamente Novak ha commesso qualche errore evitabile, apparendo finalmente … più umano.