La polacca continua così il suo cammino da prima della classe
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Ma è doveroso ammettere che la finale è stata piuttosto deludente come qualità di gioco, soprattutto nei momenti più importati dell’incontro. Troppi errori, troppi cedimenti nella tenuta mentale, troppa distanza dalle grandi campionesse del passato. Swiatek è n. 1 al mondo, ma non dà l’impressione di avere né i colpi né la sicurezza della dominatrice. E’ giovane, perché ha solo 22 anni, ma – almeno per ora – le manca almeno l’autostima della prima della classe, perché il panico è sempre per lei dietro l’angolo. Probabilmente il tennis femminile è ancora alla ricerca di nuovi talenti che possano equivalere a quello che invece già esiste in campo maschile con i vari Alcaraz, Rune, Sinner e qualche altro.
Nel primo set è bastato alla polacca un break al secondo gioco per arrivare abbastanza velocemente a 5-2 e strappare infine il servizio a zero alla polacca, incapace di difendersi.
Il secondo parziale ha fatto registrare nella prima parte l’identico andamento del primo set: break al secondo gioco per Iga, che in seguito si è portata anche qui prima a 3-0 e poi a 3-1. Ma il successivo controbreak restituitole dalla ceca, intenzionata finalmente ad attaccare portandosi spesso a rete, ha creato uno stato d’ansia nella polacca, che ad un certo punto ha quasi perso la testa, mettendosi a sparacchiare su tutte le palle, ma con alterni successi. Tra vari break e controbreak il set si è concluso a favore di Muchova per 7-5.
La Swiatek sembrava sull’orlo di crollare quando, nel primo gioco del terzo set, ha perso il servizio a zero, con un doppio fallo conclusivo.
Invece, inaspettatamente, è entrata in crisi la ceca, che ha ceduto anche lei a zero il quarto game. Poi la Muchova ha reagito e si è portata in vantaggio per 4-3 con un altro break.
Sembrava di assistere ad una sorta di fotocopia della sconfitta di Sabalenka. Invece c’è stato l’ennesimo colpo di scena: Swiatek si è infatti aggiudicata ben 4 giochi consecutivi, rischiando meno ma senza particolari meriti, mentre Muchova ha commesso troppi errori evitabile, tra cui assurde smorzate. L’incontro si è addirittura concluso con un doppio fallo della ceca, che tuttavia ha dimostrato in questo torneo di meritare nella graduatoria WTA un piazzamento decisamente migliore dell’attuale 49° posto.