BENE GLI ITALIANI: SCONTATO IL SUCCESSO DI SINNER, IMPRESA DI ZEPPIERI, OTTIMI VAVASSORI E LA PAOLINI
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Incredibile. Danil Medvedev, che recentemente ha trionfato agli Internazionali d’Italia scoprendo di poter vincere anche sulla terra rossa, è stato eliminato al primo turno del Roland Garros, tradizionalmente considerato il campionato mondiale degli specialisti di questa superficie. Aveva ragione quindi il russo, a suo agio sui campi duri, ad avere poca simpatia per la terra, perché lì il gioco è più lento e non ci si può spostare rapidamente: nell’impatto con il terreno la palla deforma infatti il terreno lasciando un’impronta, per cui perde velocità dopo il rimbalzo; e, per lo stesso motivo, alla spinta del piede sul terreno corrisponde una reazione inferiore rispetto ai campi veloci, per cui i “terraioli” prediligono gli spostamenti con scivolata (impossibili sui terreni duri o elastici), sia lateralmente, sia nel finale di una corsa accelerata verso la rete per prendere una palla smorzata evitando di commettere invasione. Ma Medvedev non ha mai imparato a scivolare. Però il russo non ha perso solo per questo, ma anche perché i suoi colpi da fondo campo perdono troppa potenza sulla terra rossa, sempre a causa del diverso attrito. Il suo avversario, il brasiliano Seyboth Wild (n. 172 ATP), che recentemente è stato distratto da pesanti problemi personali di coppia, ha comunque avuto il merito di esprimere un tennis vario e potente. Vedremo se il suo successo è da considerare un episodio isolato, o se ha la stoffa per andare avanti, sfogando la sua aggressività nei modi leciti offerti dallo sport.
Tra gli italiani, Jannick Sinner, testa di serie n. 8, non ha avuto problemi con il francese Muller, n. 129 ATP, eliminato in 3 set.
Grande impresa, invece, di Giulio Zeppieri, che è riuscito a battere l’estroso e scorbutico Aleksandr Bublik (tennista russo naturalizzato kazako dal 2016, n. 51 ATP), guadagnando così 12 posizioni in graduatoria, in cui ora è al n. 112. Adesso però avrà un confronto proibito: con Ruud, n. 4 del mondo.
Ottima anche la prestazione di Andrea Vavassori, n, 44 ATP, che si è imposto sul russo Mioir Kecmanovic, n. 37 ATP, in una maratona durata 5 ore, ottenendo per la prima volta una vittoria in uno Slam. Il suo prossimo avversario sarà l’argentino Olivieri, ma in seguito, vincendo, si troverebbe di fronte a Rune o a Monfils.
Brava anche Jasmine Paolini, n. 53 WTA, che è riuscita a battere la romena Sorana Cirstea, testa di serie n. 31.
Nulla da fare, invece, per Lucia Bronzetti, contro la tunisina Ons Jabeur, testa di serie n. 6.
ROLAND GARROS. MEDVEDEV, TESTA DI SERIE N. 2, ELIMINATO AL PRIMO TURNO DAL N. 172 DEL MONDO.
BENE GLI ITALIANI: SCONTATO IL SUCCESSO DI SINNER, IMPRESA DI ZEPPIERI, OTTIMI VAVASSORI E LA PAOLINI.
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Incredibile. Danil Medvedev, che recentemente ha trionfato agli Internazionali d’Italia scoprendo di poter vincere anche sulla terra rossa, è stato eliminato al primo turno del Roland Garros, tradizionalmente considerato il campionato mondiale degli specialisti di questa superficie. Aveva ragione quindi il russo, a suo agio sui campi duri, ad avere poca simpatia per la terra, perché lì il gioco è più lento e non ci si può spostare rapidamente: nell’impatto con il terreno la palla deforma infatti il terreno lasciando un’impronta, per cui perde velocità dopo il rimbalzo; e, per lo stesso motivo, alla spinta del piede sul terreno corrisponde una reazione inferiore rispetto ai campi veloci, per cui i “terraioli” prediligono gli spostamenti con scivolata (impossibili sui terreni duri o elastici), sia lateralmente, sia nel finale di una corsa accelerata verso la rete per prendere una palla smorzata evitando di commettere invasione. Ma Medvedev non ha mai imparato a scivolare. Però il russo non ha perso solo per questo, ma anche perché i suoi colpi da fondo campo perdono troppa potenza sulla terra rossa, sempre a causa del diverso attrito. Il suo avversario, il brasiliano Seyboth Wild (n. 172 ATP), che recentemente è stato distratto da pesanti problemi personali di coppia, ha comunque avuto il merito di esprimere un tennis vario e potente. Vedremo se il suo successo è da considerare un episodio isolato, o se ha la stoffa per andare avanti, sfogando la sua aggressività nei modi leciti offerti dallo sport.
Tra gli italiani, Jannick Sinner, testa di serie n. 8, non ha avuto problemi con il francese Muller, n. 129 ATP, eliminato in 3 set.
Grande impresa, invece, di Giulio Zeppieri, che è riuscito a battere l’estroso e scorbutico Aleksandr Bublik (tennista russo naturalizzato kazako dal 2016, n. 51 ATP), guadagnando così 12 posizioni in graduatoria, in cui ora è al n. 112. Adesso però avrà un confronto proibito: con Ruud, n. 4 del mondo.
Ottima anche la prestazione di Andrea Vavassori, n, 44 ATP, che si è imposto sul russo Mioir Kecmanovic, n. 37 ATP, in una maratona durata 5 ore, ottenendo per la prima volta una vittoria in uno Slam. Il suo prossimo avversario sarà l’argentino Olivieri, ma in seguito, vincendo, si troverebbe di fronte a Rune o a Monfils.
Brava anche Jasmine Paolini, n. 53 WTA, che è riuscita a battere la romena Sorana Cirstea, testa di serie n. 31.
Nulla da fare, invece, per Lucia Bronzetti, contro la tunisina Ons Jabeur, testa di serie n. 6.
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
ROLAND GARROS. MEDVEDEV, TESTA DI SERIE N. 2, ELIMINATO AL PRIMO TURNO DAL N. 172 DEL MONDO.
BENE GLI ITALIANI: SCONTATO IL SUCCESSO DI SINNER, IMPRESA DI ZEPPIERI, OTTIMI VAVASSORI E LA PAOLINI.
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Incredibile. Danil Medvedev, che recentemente ha trionfato agli Internazionali d’Italia scoprendo di poter vincere anche sulla terra rossa, è stato eliminato al primo turno del Roland Garros, tradizionalmente considerato il campionato mondiale degli specialisti di questa superficie. Aveva ragione quindi il russo, a suo agio sui campi duri, ad avere poca simpatia per la terra, perché lì il gioco è più lento e non ci si può spostare rapidamente: nell’impatto con il terreno la palla deforma infatti il terreno lasciando un’impronta, per cui perde velocità dopo il rimbalzo; e, per lo stesso motivo, alla spinta del piede sul terreno corrisponde una reazione inferiore rispetto ai campi veloci, per cui i “terraioli” prediligono gli spostamenti con scivolata (impossibili sui terreni duri o elastici), sia lateralmente, sia nel finale di una corsa accelerata verso la rete per prendere una palla smorzata evitando di commettere invasione. Ma Medvedev non ha mai imparato a scivolare. Però il russo non ha perso solo per questo, ma anche perché i suoi colpi da fondo campo perdono troppa potenza sulla terra rossa, sempre a causa del diverso attrito. Il suo avversario, il brasiliano Seyboth Wild (n. 172 ATP), che recentemente è stato distratto da pesanti problemi personali di coppia, ha comunque avuto il merito di esprimere un tennis vario e potente. Vedremo se il suo successo è da considerare un episodio isolato, o se ha la stoffa per andare avanti, sfogando la sua aggressività nei modi leciti offerti dallo sport.
Tra gli italiani, Jannick Sinner, testa di serie n. 8, non ha avuto problemi con il francese Muller, n. 129 ATP, eliminato in 3 set.
Grande impresa, invece, di Giulio Zeppieri, che è riuscito a battere l’estroso e scorbutico Aleksandr Bublik (tennista russo naturalizzato kazako dal 2016, n. 51 ATP), guadagnando così 12 posizioni in graduatoria, in cui ora è al n. 112. Adesso però avrà un confronto proibito: con Ruud, n. 4 del mondo.
Ottima anche la prestazione di Andrea Vavassori, n, 44 ATP, che si è imposto sul russo Mioir Kecmanovic, n. 37 ATP, in una maratona durata 5 ore, ottenendo per la prima volta una vittoria in uno Slam. Il suo prossimo avversario sarà l’argentino Olivieri, ma in seguito, vincendo, si troverebbe di fronte a Rune o a Monfils.
Brava anche Jasmine Paolini, n. 53 WTA, che è riuscita a battere la romena Sorana Cirstea, testa di serie n. 31.
Nulla da fare, invece, per Lucia Bronzetti, contro la tunisina Ons Jabeur, testa di serie n. 6.