di Renato Zanovello Presidente Emerito Panathlon Padova
Denaro e’ una parola sempre attuale nella vita di persone e collettività’ , in ogni settore e a tutte le latitudini , rappresentato simbolicamente da una moneta a due facce, dritta e rovescia . Infatti esso può diventare estremamente positivo , ad es. nel progresso scientifico e tecnologico , nell’aiuto disinteressato ai piu’ bisognosi , nella realizzazione di strutture sportive ai vari livelli , ma , purtroppo, può’ essere fonte di distruzione e di morte se destinato ad es . alla produzione di armamenti , ad imbrogli , al business sfrenato costi quel che costi , compresi il doping ed il mancato fair-play finanziario sportivo , per non parlare delle ricchezze lasciate in eredita’ , spesso causa di violenze, d’invidie che rodono il fegato , addirittura di omicidi , raccontati troppo spesso dai mass-media . Diceva San Paolo che la brama di ricchezza, di denaro e’ la radice di tutti i mali. Come se esso rappresentasse il fine ultimo della vita e non un mezzo efficace per la sopravvivenza ed il vero progresso in ogni campo da parte del genere umano . Il fatto che il denaro ben usato sia importante, talvolta necessario e’ lapalissiano , come altrettanto chiaro e’ il suo limite , ricordando a questo proposito un proverbio orientale secondo il quale il denaro può comprare una casa ma non una famiglia , un orologio ma non il tempo , un libro ma non la conoscenza , una posizione ma non il rispetto , il sesso ma non l’amore , il sangue ma non la vita . Tutto ciò e’ assai evidente e dovrebbe portare a conseguenze logiche positive , sia individuali che collettive . Ma purtroppo chi se lo ricorda in realtà’ ? Meditate gente , meditate! Anche nello sport: plusvalenze o plusvalori?