Di Ufficio Stampa Panathlon Roma Area14 Lazio
ROMA- ll Salone d’Onore del CONI del Foro Italico ha ospitato la tavola rotonda sul calcio femminile “NO WAGS, un calcio agli stereotipi di genere”, organizzata dal Panathlon International Club Roma in collaborazione con Olympialex, con la partecipazione di ANSMeS – Comitato provinciale di Roma, con il patrocinio dell’Assemblea Capitolina e del Comitato Regionale CONI Lazio e con il contributo di Banco BPM.
Un focus sul calcio femminile la cui idea nasce da un incontro tra il Vicepresidente del Club, l’avv. Cristina Varano, e l’attrice Miriam Galanti: l’una che si occupa degli aspetti giuridici dello sport, l’altra che ha portato sulla scena il ruolo di una calciatrice nello spettacolo “No Wags, il calcio (non) è uno sport per signorine” in scena al Teatro Off Off di Roma, per la ricorrenza dell’8 marzo.
Con la conduzione della giornalista Simona Rolandi, l’introduzione della Vice Presidente del CONI Silvia Salis, del Presidente del Panathlon International Club di Roma Walter Borghino e del CEO di Olympialex Lorenzo De Meo, hanno raccontato esperienze di vita vissuta Carolina Morace, la calciatrice della Lazio Women Raffaella Giuliano, l’ex arbitro internazionale Silvia Tea Spinelli, il consigliere della Divisione Calcio Femminile FIGC Moris Gasparri, la giornalista di La7 Martina Angelini. Anche Piji Siciliani e Miriam Galanti, rispettivamente autore-regista e attrice della pièce teatrale, hanno arricchito il dibattito, chiuso dall’intervento della giornalista Laura Gobbetti, che racconta il calcio femminile sul La7.
Partendo dal campo da gioco rappresentato sul palcoscenico, si è fatto un punto sulla situazione del calcio femminile: dalla concezione del passato, quando le donne del calcio erano solo mogli o fidanzate (WAGS è l’acronimo di Wives And Girlfriends ovvero mogli e fidanzate di sportivi famosi, in particolare calciatori), ai divieti espressi negli anni ’30 quando il calcio era interdetto alle donne, al loro disagio nel vivere tali restrizioni, alla consapevolezza di volere affermare la presenza femminile nel mondo del calcio fino all’approdo delle nostre azzurre ai Mondiali del 2019 e al professionismo del calcio femminile del Campionato Italiano di Serie A dal luglio 2022.
Presente il Presidente della LND Giancarlo Abete, che ha portato il suo contributo.
«Siamo arrivati al professionismo – afferma Carolina Morace – ma non è ancora cambiato tutto, perché cose da fare ce ne sono ancora tante. Diciamo che abbiamo messo un tassello importante, ma adesso bisogna riuscire a mantenere il professionismo in serie A, coinvolgendo sponsor e televisioni per sviluppare sempre di più il calcio femminile. Perché non si è arrivati prima? Non lo si può chiedere a me. La mia generazione è stata due volte vice campione d’Europa, quindi eravamo già a un buon livello, ma non se ne sono accorti i dirigenti di allora».
Sono stati fatti grandi passi avanti, anche se la strada è ancora lunga e certamente ardua e faticosa, perché il gap da superare non è solo quello economico tra il calcio maschile e quello femminile, ma anche quello di superare gli stereotipi di genere e le differenti percezioni a livello sociale del calcio femminile.
Una riflessione, seria ma leggera, sul connubio tra donne e sport, tema molto caro al Club di Roma, tradizionalmente impegnato in prima linea a valorizzare al massimo la figura femminile nell’ambito sportivo.