Romano Seghedoni: “Una vita così – La mia storia, la mia Kerakoll”
Di Guido Ganzerli Ufficio Stampa Panathlon Modena Area5 Emilia Romagna Marche
“Un percorso professionale straordinario di un grande uomo di sport, da sempre attento insieme alla sua famiglia alla solidarietà”. Così Maria Carafoli, presidente del Panathlon Club Modena, ha aperto la serata dedicata a Romano Seghedoni e alla presentazione della sua autobiografia “Una vita così – La mia storia, la mia Kerakoll”, scritta insieme, anzi “con la complicità di” Leo Turrini. Ed è stata proprio una chiacchierata tra i due, in un crescendo di aneddoti e battute, nello stesso stile leggero e ironico che contraddistingue il volume, il cuore dell’evento organizzato al Ristorante Europa 92 di Cesare e Luca Clò dal Panathlon modenese, che ha annunciato una raccolta fondi, tramite la parrocchia di San Giovanni Bosco, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria. L’arrivo di Seghedoni sul palco è stato accolto da una emozionante standing ovation, prima dei saluti del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e di quello di Sassuolo Gian Francesco Menani. Il botta e risposta tra i due autori ha ripercorso gli inizi dell’avventura imprenditoriale, con Sghedoni non ancora trentenne, che hanno portato Kerakoll da un’idea nata nel periodo dei “pionieri” della ceramica, quando “si decideva di aprire un’azienda in osteria, e un’indagine di mercato non si sapeva neppure cosa fosse” a essere oggi un colosso mondiale da duemila dipendenti. Una vera seconda famiglia, per la quale, ha confessato Seghedoni: “più cresceva, più mi sentivo responsabile nei confronti di chi ci lavorava”. Quindi il grande amore per lo sport, nato negli anni da studente, una passione in nome della quale Kerakoll è diventata negli anni sponsor di campioni come Valentino Rossi, Michael Schumacher, oltre al volley maschile modenese. Tra i presenti, oltre a numerosi rappresentanti del mondo sportivo di Modena e provincia, il generale Davide Scalabrin, comandante dell’Accademia Militare di Modena, il presidente della Camera di Commercio di Modena Giuseppe Molinari, Gianlauro Morselli di Emiliana Serbatoi, Cristian Berselli, Paolo Mazza e Gilberto Borghi di Bper Banca, vicina ai progetti di solidarietà del Panathlon, a sostegno dei quali sono stati erogati grazie al club modenese oltre 32.000 euro nel 2022. Parte della presentazione è stata ovviamente dedicata al grande amore di Romano Seghedoni per il Modena Calcio, prima come atleta delle giovanili, poi come tifoso e sponsor e oggi anche come presidente onorario, con in mezzo il fondamentale periodo da presidente, che ha coinciso con il salvataggio della società gialloblu (e il conseguente “inferno” della Serie D, per usare la definizione dello stesso Seghedoni) nel momento forse più difficile della sua storia. E il Modena era presente all’evento Panathlon con l’amministratore delegato corporate Ilaria Mazzeo, il direttore sportivo Davide Vaira, il direttore della comunicazione Paolo Viganò, ma soprattutto con il presidente Carlo Rivetti, autore della prefazione del libro, che ha risposto alle domande di Turrini parlando dell’incontro, del passaggio di testimone alla guida dei “gialli” e dello speciale rapporto di stima e amicizia con Sghedoni, a partire dalla condivisione degli stessi valori. In chiusura a Romano Sghedoni, accompagnato dalla moglie Luciana e dai figli Emilia e Fabio, è stata donata da parte della presidente Carafoli un’opera dell’artista e socio Panathlon Alessandro Rasponi.
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