Tempo troppo veloce? Valori nel dimenticatoio

L’Editoriale di Massimo Rosa/Direttore Panathlon Planet

Come dicevano gli antichi romani “Tempus fugit”. E’ proprio vero, il tempo corre inesorabilmente. Solo che allora questo era misurato dal giorno e dalla notte, e dal mutare delle stagioni. Più tardi invece furono le campane a ricordarci del tempo fuggito nel breve lasso di un’ora.

Quel tempo, scandito lentamente, ci permetteva di pensare e ragionare senza alcuna pressione, costruendo così una società ponderata e fortemente basata sul rapporto umano, rapporto che racchiudeva in sé quei valori etico-morali di una società proietta sempre più verso il futuro.

Oggi quel futuro è continuamente superato, poiché quel “Tempus fugit” è ormai paradossalmente obsoleto. Sì, perché nel batter di un di un tasto ti ritrovi in un’altra parte del mondo. A causa di ciò l’uomo moderno, grazie alla continua ed inarrestabile evoluzione tecnologica, si allontana sempre più dal mondo da cui viene.

Così il materialismo imperante, accompagnato paradossalmente dall’incomunicabilità tra esseri umani in piena era di comunicazione immateriale, allontana sempre più la società da quei valori acquisiti nel corso dei secoli, necessari per il bene dello spirito.

Da questa crisi di valori non ne è immune nemmeno lo sport che abbisogna di una ricostruzione per tornare a quel mondo da cui è partito.

Panathlon Planet si fa carico, allora, di avvalersi della collaborazione dello psicologo. Prof. Giovanni Lodetti (v. curriculum vitae nella pagina dell’Associazione Internazionale di Psicologia e Psicanalisi dello Sport, e lì vi renderete conto chi il nostro personaggio), per dare così vita ad uno spazio-service d’arricchimento culturale.