RUOTE D’ORO – Gold Wheels – Capitolo n. 46
Ruote d’Oro di Roberto Gerosa – Redazione Verona Area1 Veneto-Trentino/AA
Eravamo nel giugno del 1962 quando la Renault invitò in Spagna i rappresentanti della stampa automobilistica mondiale per la presentazione della nuova Renault R8.
Questo modello, costruito negli stabilimenti di Flins-Sur Seine vicino a Parigi, si affiancò a quello della Dauphine di cui abbiamo parlato nel precedente articolo n. 39. Aveva un prezzo di circa 900.000 lire e le consegne iniziarono verso la fine di quello stesso anno. La tenuta di strada della precedente Dauphine non era tra le migliori e pertanto in questa R8 fu posta molta attenzione a questa problematica, dando più stabilità e sicurezza specialmente in curva, anche grazie a dei freni a disco che garantivano, seppur non servoassistiti, una buona frenata. L’auto era dotata di un motore da cc 956 e una potenza massima di 48CV, l’abitabilità era soddisfacente e la visibilità buona. Aveva un cruscotto molto semplice, di facile lettura e di piacevole aspetto, un peso di circa 740 kg., una lunghezza di 399 cm e una larghezza di soli cm 149.
Due anni dopo (1964) nacque la “pepata” R8 Gordini la piccola auto blu con le fasce bianche, un cambio a 5 marce, una cilindrata di cc 1100 a 90 CV preparata appunto da Amedeo Gordini, come fu Abarth per le Fiat o Conrero per le Opel. Classe 1899, Gordini nacque a Bazzano in Provincia di Bologna e, noto in Francia con il nome di Amédée, a vent’anni dalla sua morte, gli venne intitolata una piazza alla Porte de Versailles. Jean Tiberi, sindaco di Parigi, motivò la scelta con la frase storica: “per molti anni ha rappresentato da solo, sulle piste di tutto il mondo, l’automobilismo francese”.
La R8 Gordini si dimostrò subito una “combattente” e in tanti apprezzarono questa utilitaria trasformata in “piccola bomba” permettendo, grazie anche al Trofeo organizzato in Francia, a diversi appassionati di diventare piloti. Tra le tante vittorie della R8 Gordini, ricordiamo il Giro di Corsica, Gran Premio di Macao, la Coppa del Re alla 24 Ore di Spa Francorchamps e il Rally del Marocco.
Nel 1967 fece il suo debutto la più potente R 1135 (R8 1300), che aveva un motore di 1255 cc, una potenza di 103 CV a 6750 giri, un peso di soli 850 kg e con una calandra di ben 4 fari anziché 2 come in precedenza. Uscì di scena nel luglio del 1970 sostituita dalla nuova Renault 12 Gordini. Una nota curiosa è che la prima Renault Gordini R8 1300 arrivata in Italia, fu immatricolata in provincia di Cuneo dove non si può dimenticare la Cronoscalata Cuneo-Colle della Maddalena che nel 1930, inserita come Campionato Europeo della Montagna, fu vinta da Tazio Nuvolari.
Ricordo che negli anni ’80 ebbi l’opportunità di provare questa vettura (R8 Gordini), pur se con un diverso assetto e qualche peso sull’avantreno, in una gara in salita. Iniziai i preparativi circa 2 mesi prima allestendo, insieme a un amico meccanico, il furgone Fiat 238 dipinto di rosso con la scritta Assistenza, quindi iniziai a prendere dimestichezza con l’auto con vari giri di prova nelle vicine colline, per capire quanto avrei potuto affondare l’acceleratore senza rischiare di cappottare o, come feci con la Renault Dauphine, qualche anno prima, senza “grattugiare” la carrozzeria contro la parete rocciosa in una particolare curva con un meteo avverso. Con questa R8 Gordini invece, fu un’altra esperienza, la tenuta di strada c’era anche se non ottenni un buon risultato perché il cambio mi fece dannare. Recuperai nella seconda manche ma non fu sufficiente per avere il risultato sperato.
In quella gara ebbi però l’occasione, di conoscere il Re della montagna, Mauro Nesti (1935/2013), che in quel periodo correva con una Osella BMW. Fu un pilota con un invidiabile primato: 17 titoli Italiani, 9 campionati Europei e ben 209 assoluti solo in Italia. Come poi non dimenticare la locale gara “Stallavena-Bosco” (VR) che si svolgeva negli anni dal 1958 al 1968, considerata la corsa in salita più veloce d’Europa, che lo vide vincitore negli anni 1962, ’63, ’65 divenendo da subito un beniamino del pubblico grazie anche alla sua ironia e modestia, cosa non sempre presente in altri sportivi.
Tornando alla Renault R8 Gordini, divenuta oggi un’auto storica molto appetibile, la si può trovare a un prezzo che varia dai 35.000 ai 45.000 euro in base al modello e al tipo di restauro.
-Frase del mese: “Ho fatto tre curve alla grande. Peccato che non c’era un bar. Mi sarei pagato da bere” -Mauro Nesti-
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