ESCE DI SCENA MEDVEDEV, BATTUTO DA TSITSITPAS PROPRIO QUANDO SEMBRAVA FOSSE CROLLATO
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera Univr – Area1 Veneto Trentino/AA
Il gioco di Andrey Rublev si basa su continui missili scagliati da fondo campo: una tattica che con Djokovic non può essere vincente, perché il serbo, oltre ad essere il miglior difensore del mondo, sa utilizzare a proprio vantaggio la velocità impressa alla palla dall’avversario, essendo capace di cambiarle direzione con la massima precisione.
Il russo ha perso per 6-4 il primo set con un solo break subìto nell’unica occasione che nell’ultimo punto del decimo gioco si è presentata a Novak, abilissimo nell’uscire dallo scambio con l’esecuzione in perfetta scioltezza di un lungolinea di rovescio indirizzato verso l’angolino del diritto: un capolavoro da mettere in cornice. Rublev è rimasto senza parole.
Nel secondo set Djokovic, in evidente stato di grazia, ha giocato in maniera che iperbolicamente potremmo definire divina, come non si era mai visto. “Fantastico” abbiamo scritto negli appunti, per sintetizzare il modo in cui ha dominato l’avversario in particolare nel secondo game, strappandogli il servizio dopo 3 palle-break.
A Rublev non è rimasto altro che prendersela un paio di volte con la sua incolpevole racchetta, sfogando un’enorme rabbia (problema psicologico di cui ancora soffre), seguita da frustrazione, delusione e infine accettazione.
Inevitabile poi un secondo break sul 5-1, anticamera del 6-1 conclusivo.
Anche l’altro russo ha manifestato in queste Finals ATP problemi psicologici, probabilmente legati alla guerra in atto, che ovviamente non consente loro di giocare con tranquillità e autocontrollo.
Il confronto tra Medvedev e Tsitsipas si è concluso infatti inaspettatamente in modo disastroso per il primo, che ha gettato alle ortiche il vantaggio acquisito (con il suo unico break) nel settimo gioco del terzo set, bloccandosi completamente sul piano tecnico e mentale: dopo aver strappato finalmente il servizio all’avversario portandosi sul 4-3, ha rischiato di essere controbreccato nel gioco successivo, riuscendo però a salvarsi e ad arrivare a 5-3, ridotto poi a 5-4 per la reazione dell’avversario. Ma a quel punto il russo ha commesso un doppio fallo e un errore di diritto evitabile, che l’hanno costretto a consegnare il game all’incredulo greco.
Dal 5 pari si è passati al 6 pari e quindi al tie-break.
Ma ormai Medvedev, entrato completamente nel pallone, non è stato più in grado di tenere sotto controllo il gioco, tanto da perdere 6 punti consecutivi praticamente senza opporre resistenza. Il 7-1 conclusivo testimonia significativamente la resa incondizionata che ha offerto.
La partita era iniziata male per lui, perchè nel primo gioco aveva perso subito il servizio con tre errori di diritto e un pessimo smash., senza riuscire in seguito a porre rimedio alla situazione. Così, senza ulteriori sorprese, il set era terminato a favore di Tsitsipas sul punteggio di 6-3.
Nel tie-break del secondo set era successo di tutto. In particolare Tsistsipas aveva avuto ben tre occasioni per vincere l’incontro, ma per tre volte Medvedev era riuscito ad annullare i match-point.
Sul piano tattico il russo si era basato su una grande solidità da fondo campo, confidando come al solito nella durata degli scambi e nella propria capacità di imporre un alto ritmo. Al contrario il greco aveva cercato di accorciare gli scambi con palle smorzate e con frequenti discese a rete.
Tsitsipas, per entrare in semifinale, dovrà battere Rublev.