RUOTE D’ORO – Gold Wheels – Capitolo n. 45
Ruote d’Oro di Roberto Gerosa – Redazione Verona Area1 Veneto-Trentino/AA
Fra i tanti mezzi di cui abbiamo parlato fino ad oggi in questa rubrica, mancano i kart e quindi…
Nel 1956 nacque un primo mezzo ufficiale costruito da Art Ingels (1918/1981), un tecnico della Kurtis Kraft Company di Glendale –California che, avendo dimestichezza con le auto da corsa Indy, realizzò per il figlio un “veicolo” impiegando vari pezzi inutilizzabili in altri modi, come tubi e ruote e servendosi di un motore di una vecchia falciatrice. A conferma che la storia si ripete, ricorderete che anche Enrico Bernardi inventò nel lontano 1892 il primo motore funzionante a benzina che, successivamente, per esaudire un desiderio del figlio Lauro, applicò alla sua bicicletta.
All’inizio del 1957, in California, artigiani appassionati, alcuni provenienti dal mondo delle Hot Rod vecchie auto elaborate che negli anni ’50 riscossero un ottimo successo negli Stati Uniti, iniziarono a costruire nei loro garage questa “non vettura” a seguito dell’interesse che aveva suscitato.
Sempre nel 1957, grazie al conte Nicolò Donà dalle Rose (1935/2014) discendente di una nobile famiglia che ha dato tre Dogi a Venezia, acquistò a Londra un kart importandolo poi in Italia per divertimento e provandolo con amici presso il circuito di Monza. Il conte, visto il grande successo, decise di avviarne la produzione in piccola serie facendo produrre i telai dalla Fuchs di Milano mentre i motori erano della ditta statunitense McCulloch (non è una brutta parola). Non va dimenticato inoltre che Nicolò Donà dalle Rose fu, assieme al fratello Luigi, il fondatore nel 1964 di Porto Rotondo in Costa Smeralda, dove è possible visitare la Piazzetta della Darsena e la bellissima Chiesa di San Lorenzo costruita da 28 artisti artigiani (maestri scalpellini) della Gallura, oppure vedere un coinvolgente tramonto sulle rocce di San Pantaleo che, come disse Leonardo (1452/1519): “il Signore ci vende tutti li beni per prezzo di fatica”.
Tornando al termine “go kart,” piacque talmente al pubblico che indusse la famosa casa americana costruttrice di questi mezzi, il cui marchio era appunto “Go-Kart” a specificare che questo era un Marchio di fabbrica e che solo quello era l’originale.
Negli anni ’60 (1962) il karting in America raggiunse un grado di perfezione molto elevato grazie anche al telaio “Go Kart” che aveva una elasticità diversa dagli altri, permettendo al pilota una guida più pulita. Voglia per il costo del mezzo, molto inferiore a quello di un’auto da corsa e per il prezzo dei biglietti per presenziare a queste gare, il karting ebbe una diffusione velocisima passando dall’America all’Inghilterra per poi approdare in Italia.
Ricordo che anche mio zio Sardo, centauro negli anni ‘40/’50 assieme al papà Bruno, negli anni ’60, credo fosse il 1962, costruì un telaio di kart con motore RUMI, cambio al volante e utilizzando come route quelle di uno scooter Piaggio o Lambretta non ricordo. Qualche importante successo gli permise di far conoscere il suo telaio molto elastico al punto da costruire, sempre artigianalmente, anche altri telai richiesti da sportivi appassionati. Da giovincello, con un kart corredato di un motore Parilla (100 cc) a presa diretta partecipai, in particolare nella Pista Azzurra di Jesolo (VE) costruita nel 1962 e successivamente modificata nel 1985, ad alcune gare di questo sport molto divertente e per niente semplice. Oggi i mezzi sono molto più competitivi grazie alla tecnologia, a materiali evoluti, alle forme affinate e, non da ultimo, a particolari lubrificanti che alzano il livello delle prestazioni. Non è casuale che molti ragazzi, iniziando con questo sport propedeutico per imparare alcune regole, proseguano poi con la guida di auto sportive. Diversi sono i piloti che iniziando con i kart, sono passati alle vetture da corsa Formula1 compresa, come Michael Schumacher, Arton Senna, Alain Prost, Fernando Alonso e altri ancora. Per correre con i kart, come in tutti gli sport, serve la passione, la determinazione e la modestia di ascoltare le istruzioni tecniche.
Una nota interessante è quella che il go-kart più veloce al mondo è stato costruito in Canada, ha un motore elettrico e arriva ai 100km/h in soli 1,5 secondi. Incredibile!
-Frase del mese: “L’altro giorno due tizi su un’auto mi hanno tamponato il paraurti e io gli ho detto “amatevi e moltiplicatevi”, ma non con queste parole –Woody Allen-
–Ringrazio tutti i lettori/lettrici anche per alcuni loro commenti sul Sito.
-Per annunci di manifestazioni, il numero gratuito è 3755459855 tramite WhatsApp.
–I prossimi appuntamenti “storici” di novembre:
13 – “Lago di Garda Mon Amaur” -Benaco Auto Classiche -Bardolino (VR). —-12 Raduno auto storiche-Concorso di Eleganza 13 Gara di regolarità storica-CronoTazio 16 – “6^ Giornata Mondiale delMotorismo Storico” cerimonia ufficiale GMMS 20 Passeggiata da Castel d’Ario al Vittoriale –Jurassic Car Club T.N. (Tatius Nubladus) -Porto Mantovano (MN).
P.S. Quando ancora la Verona – Brescia era un cantiere, correva l’anno 1960/61, con l’amico Francesco Ruffo, possessore di un go-kart, andavamo a correre sullo sterrato dove oggi sorge l’uscita di Verona Sud. Grazie Roberto per avermi ricordato quel pioneristico divertimento sulla A4 ancora deserta. Oggigiorno si parla di 100 milioni di veicoli l’anno. MR
3 Comments
Giacomo
i kart… sono ancora oggi il metodo migliore e piu’ economico per provare l’ebrezza di sentirsi piloti…
P.S. Roberto stavi molto bene col capellino nella foto
Gianni
Ho visto recentemente una gara di kart con ragazzini che avevano mediamente dagli 8 agli 11 anni. Correvano talmente forte che sembravano già dei veri piloti
Grazie da Gianni
Angelo
I ricordi di un passato migliore di oggi xchè eravamo giovani e liberi i miei ricordi vanno negli anni 70 e si andava con il kart nella pista a Bussolengo ( VR ) e si correva con un 100 cc. parilla il divertimento era al massimo. Grazie Roberto dei tuoi racconti.