di Massimo Rosa/Direttore Panathlon Planet
Articolo del 17.7.2020 che riproponiamo per l’evento romano del 18/19/20 novembre 2022.
Il Foro Mussolini o Italico da quando è nato, era il 1928, è sempre stato il cuore dello sport italiano.
E’ il luogo dove sono state e sono prese tutte le decisioni relative alla politica del nostro sport, sia che riguardino la nostra Penisola sia quelle internazionali. Dunque il Foro Italico è l’ombelico su cui ruota l’intero mondo sportivo, sede del Comitato Olimpico Italiano.
La posa della prima pietra del Foro Mussolini, opera dell’architetto Enrico Del Debbio commissionato dall’Opera Nazionale Balilla, avvenne il 5 febbraio 1928.
Il complesso doveva essere al servizio, come si leggeva nello slogan di allora:” Per l’assistenza e l’educazione fisica e morale della gioventù”. E così fu.
L’edificio, sorto su un’area demaniale militare, si trovava e si trova compreso tra ponte Milvio, il Tevere, Villa Madama e sullo sfondo ad incorniciare questo splendido complesso monumentale la collina di Monte Mario, apparendo formato da due blocchi laterali simmetrici uniti tra loro da uno trasversale pensile, in parole povere forma la lettera H.
Sul suo esterno troneggia l’Obelisco a Mussolini, l’alta stele monolitica di marmo di Carrara, alta 19,59 metri dal considerevole peso di 350 tonnellate in cui cappeggia la grande scritta MUSSOLINI DUX.
Esso venne aggiunto all’edificio nel 1932, anno in cui ricorse il primo decennale dell’E.F., acronimo di Era Fascista. Gli anni infatti in quel periodo storico erano numerati a partire da quel 28 ottobre 1922 che ricordava la Marcia su Roma e la conseguente andata al potere.
Nello spettacolare complesso vi trovava ospitalità l’Accademia di Educazione Fisica, attività in quel periodo fortemente voluta dal regime che, contrariamente ai giorni nostri, la riteneva necessaria perchè propedeutica per forgiare l’uomo del domani dai sani principi etici e morali. Ecco dunque spiegata la spettacolarità dell’insieme architettonico del Foro Mussolini oggi Foro Italico e le sue finalità.
All’Accademia venne aggiunta la Sala delle Armi, dove si praticava la scherma, sport quest’ultimo che all’inizio del secolo aveva, in un certo qual senso, dato vita al movimento sportivo nazionale, essendo, questa disciplina, molto praticata e già organizzata in innumerevoli associazioni.
Tra il 1936/37 furono costruite tre piscine coperte ed una scoperta, un vero e proprio moderno centro natatorio antesignano, in un complesso sorto a lato di quello principale in cui trovavano spazio anche l’Accademia musicale e la Palestra Mussolini.
Alle spalle di queste venne completato lo Stadio dei Cipressi, diventato in tempo di Repubblica lo Stadio Olimpico, così chiamato per avere ospitato i Giochi Olimpici del 1960.
Immediatamente dietro la H del palazzo si trova lo splendido Stadio dei Marmi, racchiuso tra sessanta gigantesche statue di atleti in marmo di Carrara, dono delle diverse province italiane dell’epoca, esaltanti le forme fisiche di chi pratica lo sport, esaltanti a loro volta la scultura italiana del primo Novecento. Uno straordinario museo a cielo aperto, introvabile altrove.
Un luogo, il Foro, in cui si materializza e si perpetua la concezione di città metafisica di Giorgio De Chirico visualizzata nella pittura dell’illustre artista, che riprende quella Città ideale del celebre dipinto rinascimentale.
Un complesso arricchitosi ai giorni nostri di impianti di tennis che ne fanno una città nella città.
Un monumento, il Foro Mussolini – Foro Italico, che arricchisce la Città Eterna, quella Roma Caput Mundi, di una testimonianza in cui lo sport è celebrato in perpetuum.
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