Un libro rievocativo di Sebastiano Catte
Di Adalberto Scemma – Redazione Verona G.Brera Univr Area1 Veneto Trentino/AA
Un secolo di Nils Liedholm, “barone” sempre e comunque, sui campi di calcio e nella vita. Sembra incredibile – tanto fresco è ancora oggi il ricordo di sé che ha lasciato – ma il prossimo 8 di ottobre Liedholm avrebbe compiuto cent’anni. Verrà ricordato in maniera adeguata da chi l’ha conosciuto e l’ha avuto come maestro. Ma siccome il giro matto della comunicazione mediatica insegna sempre che bisogna… “anticipare il futuro” ecco in uscita un libro che promette, per come è stato immaginato e costruito, di diventare un best seller. L’ha scritto Sebastiano Catte, giornalista e scrittore che le biografie citano come informatico, specializzato in e-learning e web marketing, attento ai temi legati alle tecnologie avanzate e allo sport. Il titolo è emblematico: “Nils Liedholm, la memoria lieve del calcio”. Pochi protagonisti del mondo calcistico hanno saputo incidere infatti in profondità sull’evoluzione tecnico-tattica di questo sport con la leggerezza (soltanto apparente, in verità) e la nitidezza sapiente di questo autentico maestro. Che essendo tale non ha mai avuto bisogno di certificare la propria caratura professionale.
Il libro è il resoconto delle lunghe conversazioni che l’autore ha avuto con il tecnico svedese negli ultimi anni della sua vita. Vengono qui rievocate le tappe più significative della sua prestigiosa carriera di calciatore e di allenatore, dalle prime esperienze calcistiche in Svezia alle epiche sfide del Milan degli anni Cinquanta (quello del Gre-No-Li e di Schiaffino); dal Milan di Rivera a quello di Baresi, Maldini e di Ancelotti; dalla Roma dello storico scudetto del 1983 con Bruno Conti e Falcao a quella di Francesco Totti.
Nils Liedholm del calcio è stato – a giudizio pressoché unanime – uno dei più grandi maestri di ogni epoca. Un titolo conquistato anche in virtù di un carisma e una personalità ricchissima di doti umane apparentemente semplici, eppure rare, quali la lealtà, la gentilezza, la saggezza di chi considera effimere gran parte delle passioni umane. Quel particolare tipo di saggezza che – consolidatasi grazie all’esperienza – consente di evitare di prendere troppo sul serio noi e gli altri e lascia quindi ampio spazio allo humour e al paradosso. Qualità non banali, in un mondo in cui ancora oggi si stenta a credere che sia possibile ottenere risultati eccellenti non abdicando rispetto ai valori più autentici dello sport. E soprattutto, come emerge dalla rilettura dell’affascinante vicenda umana e sportiva del maestro svedese, senza mai perdere di vista l’ideale di un calcio esteticamente attraente, solare ed elegante.
Il libro è arricchito da una serie di interviste originali a personaggi che hanno conosciuto Liedholm da vicino: Antonio Ghirelli, Gianni Rivera, Cesare Maldini, Paulo Roberto Falcao, Bruno Conti e, naturalmente, il figlio Carlo.