U.S. OPEN Giornata 7
DUE ITALIANI NEI QUARTI DI FINALE DEGLI US OPEN: JANNIK SINNER (CHE HA ELIMINATO IVASHKA, PROCURANDOSI LO SPAREGGIO CON ALCARAZ PER LE SEMIFINALI) E BERRETTINI (OGGI IMPEGNATO CONTRO RUUD).
SORPRENDENTEMENTE “RAFA” NADAL, TESTA DI SERIE N. 2, E’ STATO BATTUTO DALLO STATUNITENSE TIAFOE, CHE NEI QUARTI DOVRA’ VEDERSELA CON IL RUSSO RUBLEV
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona Panathlon G.Brera Univr Area1 Veneto Trentini/AA
Dopo l’eliminazione di Medvedev (N. 1 del mondo) per mano del talentuoso e imprevedibile Kyrgios, anche Nadal (n. 2 del torneo), deve abbandonare Flushing Meadows, per cui rimarrà ancora aperta nel tempo la lotta storica per il primato assoluto nella conquista degli Slam vinti: lo spagnolo e Djokovic, gli unici potenzialmente in grado di lottare per il record, restano infatti fermi rispettivamente a 22 e 21.
Tiafoe, grazie ad una prestanza atletica imparagonabilmente superiore ma anche ad un’innegabile completezza tecnica e ad una grande sicurezza mentale, ha surclassato il campione iberico, al quale ha concesso soltanto il secondo set. Indubbiamente si è fatta sentire anche la differenza dei 10 anni di età (ormai 36 gli anni di Nadal, contro i 26 di Tiafoe, arrivato in questo torneo al massimo della maturità agonistica).
Sinner, opposto al il bielorusso Ivashka, ha disputato una delle sue peggiori partite, commettendo ad esempio ben 14 doppi falli. Ma, come direbbe il “filosofo” televisivo Catalano, è meglio vincere giocando male piuttosto che perdere giocando bene.
L’incontro ha registrato una continua e reciproca rapina di break in tutti i cinque set. Fallosissimo Ivashka nel diritto, ma sciupone anche Jannik in moltissime occasioni.
Vinto il primo set nettamente (per 6-1), Sinner ha quasi regalato il secondo (per 7-5) dopo aver annullato nell’ultimo game due set point.
Nel terzo (in cui si è imposto per 6-2), ha ripreso in mano le redini, ma in quello successivo non è riuscito a strappare il servizio all’avversario nonostante il punteggio di 0-40, compromettendo il risultato del parziale (perso per 6-4).
Il set conclusivo (terminato con il punteggio di 6-3 a favore dell’italiano) è stato caratterizzato da ben 6 break: 4 per Sinner e 2 per Ivashka. Sembrava quasi che non fosse un vantaggio avere a disposizione il servizio.
Sinteticamente, comunque, si può dire che Jannik sia prevalso grazie ad una maggior sicurezza mentale, nonostante la giornata negativa nel controllo dei colpi.
Ora dovrà affrontare Alcaraz, che è riuscito a fatica a battere Cilic, arresosi proprio quando, al quinto set, sembrava potesse prevalere. Probabilmente il croato non è riuscito a scacciare la “paura di vincere”, cioè quella terribile ansia che nei giochi sportivi individuali affiora, nei momenti decisivi, nella mente di chi è convinto che l’avversario gli sia superiore.