di Giovanni Lodetti – Redazionne Milano Area2 Lombardia
Ecce “homo ludens”
Con questo impasto filosofico -mistico religioso intendo presentare il mio lavoro. Ecco 1’uomo che gioca. ….per un fine, senza fine, per prepararsi al dopo, per gestire l’ora, per passatempo per diletto, per arte, per terapia . . . e chi ne ha più ne metta. E’ tutto vero perché l’uomo è gioco. . . ed anche nella sua connotazione più seria è un uomo che deve gestire un tempo con il fine di far qualcosa . . .per fare altro e possibiImente trovarne piacere.
Gioco equazione di piacere per se , e si “presuppone” per gli altri . . .Il Primo fine di piacere: il sostentamento… Caccia lotta arti di sopravvivenza… nuotare cavalcare tirare l’arco tirare fendenti . . .lottare con le fiere. . . Sopravvivere: il gioco dei giochi… Riuscito in tutto ciò passa la conoscenza di come ce l’ha fatta… ai figli ai posteri e….. da ora l’ allenamento al gioco della sopravvivenza …sia tu Re o suddito.
Il Re per se e per i sudditi i sudditi per se stessi e per il Re che apprende anche dai sudditi.Da ciò le prime rappresentazioni dei Ludi Sacri in Egitto e Mesopotamia culla del nostro Occidens . . .. Ed ora largo ai più bravi re ed i più bravi sudditi che si devono misurare in luogo neutro per gioco . . .il gioco dei più bravi a giocare . . . in onore di un Dio Comune che tuteli i giochi. Zeus per Olimpia e pei giochi Nemei, Apollo per i Pitici , Poseidone per gli Istimici . . .la spinta a competere per dimostrare di essere i più bravi a sopravvivere,…a gestire un modello che era di esempio per l’altro .La forza dell’abilità una spinta a competere in ( agon ) per vedere approvata un riconoscimento di capacità superiore ( aretè) nel nome di un Essere Superiore.Nasce lo sport Olimpico. Laico per definizione ma sempre nelle mani dei potenti oligarchici che lo connotano a loro piacimento o a piacimento degli Dei.Questa connotazione non verrà persa nemmeno ai tempi del Rinascimento umanistico che dal boccaccesco “diportarsi” da un luogo all’altro per diletto, passatempo di benessere spirituale e fisico vede sottosotto nella formazione del perfetto Principe Umanista una macchina oliata da giochi di guerra e di potere .Cosi va il mondo ed il piccolo cucciolo che gioca sembra destinato ad un obiettivo un pò cinico e ben connotato, saper sopravvivere… ed avere il sopravvento sull ‘altro.Politica e sport grandi compagni di gioco… Sociologi di fama quali Roberts e Sutton- Smith hanno evidenziato anche correlazioni tra giochi e ruoli economici politici e fedi religiose.
Da cui l’uomo e ciò che gioca, parafrasando Montagne.
La gran parte dei giochi di origine popolare ed umana tout-court siano fondamentalmente giochi di prevaricazione e di morte.Ma l’ uomo essendo anche di pasta meno rude talvolta si ingentilisce e stabilisce che ciò non è bene , ed attraverso i codici delle regole e della buona volontà della ricerca di un destino meno truce crea progetti sportivo-educativi di grande impatto costruttivo e atte a destrutturare il già visto sopra. In quest’ottica nasce il primo vero sport altamente e pedagogicamente strutturato; il Rugby.Il pedagogista Arnold sviluppò una copernicana evoluzione del concetto di Gioco ”sportivo”, già bovina espressione di combattimento fra quartieri o campagne con palle varie o teste di nemici si veda l’origine del football ed affini. Con un Codice di regole strutturato stabilisce un canone corretta di gestione “umana e costruttiva di gioco fra pari” con l’uso del medesimo oggetto del desiderio la palla.( ognuno di noi sostituisca pure la palla con qualsiasi altro oggetto del desiderio e potrà supporre di vedere tante altre cose).Ecco però farsi luce l’idea di un piacere costruito strutturato meno bestiale più “umano”. Ma poi l’uomo e davvero nei suoi grandi numeri così umano o siamo noi che ci divertiamo a volerlo definire così!A parte la considerazione (a voce alta), un modo per renderlo più educato a sopravvivere alla propria bestialità deriva da questo concetto fondamentale del gioco fra pari con un fine auto percepito e gratificante per se stessi. Una forma di benessere per il proprio spirito che assurge ad una contemplazione di se stessi attraverso il proprio agito ed il raggiungimento di un limite universalmente condiviso da una comunità di “iniziati “.Questo e’ lo sport “sano” e di questo cercherò di trattarne gli aspetti costruttivi in una logica pedagogica educativa e clinica attuale.