RUOTE D’ORO – Gold Wheels – Capitolo n. 41
di Roberto Gerosa – Redazione Verona Area1 Veneto Trentino/AA
Nei precedenti quaranta capitoli, abbiamo scritto di auto, scooter, monumenti, gare storiche, grandi piloti e aneddoti personali, sempre comunque con un richiamo alle “quattro ruote”. Ci siamo però mai chiesti cosa possa accadere prima dell’acquisto di una vettura? Per sorridere un po’, ho preso spunto dal racconto di Philippe e della sua consorte Georgette, due ospiti francesi incontrati in un Hotel di Treviso, davanti a un buon prosecco di Valdobbiadene.
Immaginiamo che Lei (Georgette) sia gelosa della nuova “intrusa” che Lui (Philippe) sogna da tanto tempo. Una Mercedes G a tre porte, funzionante a benzina, con una cilindrata di 3199ccc, un consumo medio di 15,6 litri per 100 km, dotata di impianto a gas, per risparmiare, e che la suocera Julienne, come a volte (spesso) accade, abbia da ridire su tutto.
Da alcuni mesi Philippe cercava l’approdo nel garage di questo fuoristrada che avrebbe significato per lui il segno di una acquisita posizione sociale, ma altrettanto consapevole che avrebbe dovuto fare i conti con la consorte e la suocera.
Georgette, che fin da ragazza provava un pizzico di gelosia per le rivali a quattro ruote, era d’accordo sul prestigio della vettura ma, evidenziava, che non ci si doveva scordare di altri fattori come i costi e i lunghi viaggi. E le valigie? E il piccolo Jacques di quasi tre anni detto “Giac terrible”? E il giovane Pierre di sette anni?
Parlare dei nipoti fece subentrare Juliette, la suocera, la nonna, conscia che il posto in auto per lei poteva vacillare in quanto la bombola dell’impianto a gas dietro i sedili occupa diverso spazio.
Dopo varie discussioni, un po’ convinte, le due donne si prepararono a incontrare la succitata vettura, evidenziando però che la loro disponibilità era da interpretare come segnale di ragionevolezza. Si recarono quindi tutti presso la Concessionaria e, davanti alla vettura, guardandosi negli occhi non poterono che esclamare: è veramente bella. Julienne iniziò subito a esaminarla, chiedendo come si aprisse il portellone posteriore, forse per calcolare la disposizione delle valigie, i vari giochi dei nipotini, i vestiti che non potevano essere posti in valigia per evitare che si stropicciassero e, ovviamente, il posto per i cinque occupanti.
Non ci siamo, mormorò, lo spazio è veramente poco. Quindi, insieme alla figlia, passò alla valutazione di come accedere ai sedili posteriori, vista la presenza di sole due porte, a visionare il cruscotto e le luci interne, neanche fossero due 007 in missione speciale. Le note positive!!?? Le alette parasole con gli specchietti interni e il contenitore posto tra i due sedili anteriori per poterci mettere piccole cose dei bambini, dei biscotti o degli stuzzichini per l’eventuale merenda. Georgette, notando che la mamma Juliette si stava entusiasmando troppo, cercò di frenarla invitandola, un po’ forzatamente, a salire. Un po’ offesa per il “richiamo” della figlia, salì a bordo sottolineando che il suo posto era sempre dietro rendendosi conto però, una volta seduta, che pur essendo in tre, i due bambini e la sua figura esile, ci si poteva stare bene.
Accettò quindi la resa con l’onore delle armi trasferendo sorrisi a Georgette, ormai convinta, e a Philippe che, con un sospiro di sollievo, si recò immediatamente nell’ufficio della Concessionaria per firmare il contratto, prima che una delle due donne potesse cambiare idea.
“La mia famiglia era ricca spiritualmente. Mia madre, che ha novant’anni, mi ha insegnato a tenere i piedi per terra. Quando vinsi il primo Oscar, mi disse: ok, ora porta fuori l’immondizia” -Denzel Washington-
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02 “L’auto incontra la musica” esposizione statica – HCC Verona.
03 “A spasso con E. Bernardi”- 5° trofeo Luciano Nicolis – per moto storiche – VCC E. Bernardi Verona.
23 “Notturna del lago” regolarità auto storiche – Benaco auto classiche VR.
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1 Comments
Gianni
Il binomio autoemotori è sempre in voga. Grazie Roberto Gerosa per avermi fatto anche sorridere
Gianni