Premio Bancarella Sport 2022: collegamento in diretta da Kiev con Shevcenko
di Massimo Rosa
Portofino 14.06.22 – Per gli abitanti ed i vacanzieri della perla del Tigullio, cioè Portofino, sarà stata di certo una curiosa e piacevole sorpresa vedere ed ascoltare, in diretta da Kiev, il campione del Milan Andrij Shevchenko, ospite del Panathlon Distretto Italia, che aveva scelto come salotto la celebre piazzetta, con annesso porto, per presentare i sei finalisti al Premio Bancarella Sport 2022 in calendario il prossimo 9 luglio a Pontremoli.
Di questo premio il Panathlon ne è partner già da tempo. Quest’anno di concerto con il Comitato organizzatore si è scelto di dare nuovi impulsi, e l’evento di Portofino ed il Premio Panathlon Distretto Italia ne sono i primi segnali.
Tra i libri in concorso vi è anche quello di Alessandro Alciato “Forza gentile”, un viaggio alla scoperta di Andrij Shevchenko, il ritratto, cioè, di un ragazzo diventato campione nello sport come nella vita.
Le prime righe del libro raccontano di un bambino che sta giocando con il pallone. Sin qui nulla di strano se non che Il pallone è radioattivo. Era, infatti, successa da qualche giorno la tragedia di Chernobil. Da lì comincia la sua storia.
L’amicizia con Alessandro Alciato ha spinto Andrij ad aprirsi, lui riservato com’è. Dal racconto ne viene fuori il tratto di persona dall’animo gentile-sensibile ed al contempo determinato. Di lui ne esce anche un’immagine che fa capire l’orgoglio di appartenenza alla nazione ukraina, come i molti suoi compatrioti. A pennello calza il ricordo di quando partito dalla Kiev sovietica vi fa ritorno sotto la bandiera dei colori giallo-blu, sinonimo di una nuova vita di libertà conquistata senza alcuna violenza.
Simpaticamente racconta di quando l’ammissione all’università prevedeva un esame di calcio, e come fu bocciato dal docente che diceva che mai sarebbe diventato un calciatore. Pochi anni dopo avrebbe conquistato il Pallone d’Oro, dedicandolo al suo mentore ed allenatore Valerij Lobanovkij che gli ha insegnato il calcio, ma anche il rispetto delle regole per raggiungere importanti traguardi.
La sua calma olimpica, altra peculirità, è sinonimo di carattere riflessivo e diplomatico, tanto che il presidente Zelensky lo ha nominato ambasciatore di pace. Incarico meritato. Nel suo intervento, infatti, non ha mai avuto parole contro il “nemico”, invocando semplicemente la pace.
Da persona riconoscente qual è ha chiuso con un ringraziamento all’Italia per avere generosamente accolto i numerosi profughi del suo Paese, un gesto che ancor di più lo lega all’Italia.
Che lo ama tanto aldilà di qualsiasi colore calcistico.