Di Alessandro Giusti, addetto stampa Panathlon International Area Sei Toscana
Lunedì 20 il Panathlon Club Lucca ha dedicato la sua conviviale alle imprese di Andrea Lanfri, il primo italiano con pluri amputazioni a salire in vetta all’ Everest.
Grazie alla sua voglia di lottare e di vincere , dal 2015 il grande atleta lucchese ha dimostrato che nella vita tutti gli ostacoli, anche quelli apparentemente insormontabili, possono essere affrontati con coraggio e determinazione e quindi superati.
Dopo aver colpito ed emozionato tutti i partecipanti alla serata con i suoi racconti Lanfri, socio e amico del Panathlon di Lucca, è stato premiato dal Presidente del Club Guido Pasquiniinsieme ai vicepresidenti Carla Landucci e lucio Nobile.
Andrea ha sottolineato che l’obbiettivo raggiunto il 13 maggio 2022, quando alle 5,40 ora nepalese ha toccato il cielo con “tre dita” raggiungendo gli 8.848 metri della cima dell’ Everest, gli ha fatto provare una felicità diversa da tutte le altre, perchè ha rappresentato l’occasione per ricambiare tutti coloro che lo hanno aiutato in questa impresa, alcuni dei quali presenti nella platea del Panathlon e ringraziarli personalmente.
Questa straordinaria impresa di alpinismo è stata ottenuta in compagnia dell’ amico fraterno Luca Montanari. Preparata fin dal 2019, era stata messa in stand-by a causa dell’ emergenza Covid – 19 ed è diventata splendida realtà in questo 2022.
Lanfri, commentando anche un suggestivo video con le immagini salienti della sua spedizione in Nepal, ha condiviso vari episodi, anche inediti. Ha raccontato i momenti critici, i dubbi(legati ad esempio al maltempo, sempre in agguato), le giornate passate sotto la neve con una temperatura percepita di – 35°, i tratti bellissimi ma pericolosi da percorrere “a passo lento”, ma anche la minuziosa preparazione nei tre anni precedenti (ha dovuto cambiare drasticamente metodologia di allenamento) e il lavoro per migliorare la tecnica di utilizzo della protesi su ghiaccio e neve.
Scherzando sulle problematiche che ha dovuto affrontare ha detto :
“Ce ne sono state tante e sono riuscito a superarle . Con le protesi ho sicuramente qualche difficoltà in più, ma anche qualche vantaggio : per esempio, rispetto ai miei compagni di avventura, non rischiavo il congelamento dei piedi ” .
Ma i record di Andrea non si limitano alla conquista di un 8000 ma , essendo stato anche un atleta di atletica leggera che ha conquistato numerose medaglie a livello mondiale, il 1° Aprile 2022 ha corso sulle lame (particolari protesi per correre) il “miglio più alto al mondo” nella zona del villaggio di Gorakshep (5164 m s.l.m. ) con il tempo di 9 minuti e 48 secondi. Un primato da Guinness che è riuscito a battere al secondo tentativo. Ricorda :” ho dato tutto in quella corsa e non è stato semplice perchè il terreno su cui ho corso, il più pianeggiante che ho trovato sopra i 5000 metri, era comunque irregolare e disomogeneo”.
“Con il progetto My Seven Summits” continua Landini, “cheho iniziato dalla montagna più alta, voglio arrivare in cima a tutte le vette oiù alte dei continenti. A fine agosto ci sarà quella del continente africano, il Kilimangiaro, poi il Monte Bianco per l’Europa, che ho già scalato nel 2020, continuerò con il monte Vinson del continente antartico, seguirà il Denali dell’ America del Nord, e quindi l’ Aconcagua dell’ America del Sud, il Punkak Jave e il Monte Kosciuszko dell’ Oceania. le avventure continuano, non è finita qua”.Lanfri ama raccontare le sue imprese agli altri, e spesso lo fa nelle scuole, dove i ragazzi stanno ad ascoltarlo “a bocca aperta”.
“quando lavoro per una nuova sfida- dice- condivido la mia esperienza per motivare le persone a superare le difficoltà della vita, piccole o grandi che siano, per dimostrare che i limiti non sempre sono reali. Partecipo volentieri agli incontri nelle scuole e mi rende felice che un mio intervento possa essere di aiuto a qualcuno che ha solo bisogno di capire che davvero tutto è possibile ” .
GALLERIA