Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Perché tristezza? Perché quasi tutti i tennisti, a partire dai protagonisti dello Slam che si sta svolgendo a Parigi, continuano a parlare della situazione che si è creata nello sport a causa della guerra decisa da Putin. Quasi tutti, infatti, sembrano essere d’accordo sull’esclusione delle rappresentative russe dagli eventi sportivi, ma non è facile (in quanto non giustificabile) accettare che l’esclusione si estenda alle competizioni in cui gli atleti vengono ammessi a partecipare a livello personale, per diritti acquisiti o su invito. La situazione diventa poi incomprensibile se si adottano provvedimenti diversi per eventi simili.
Questo è proprio il caso di due dei quattro maggiori appuntamenti tennistici mondiali: a Parigi i russi possono giocare, mentre a Wimbledon non possono. Incomprensibile.
Inevitabili, poi, le conseguenze caotiche sull’aggiornamento dei punteggi dei singoli giocatori. Per non parlare dei danni economici a cascata.
Quello che stiamo vivendo, purtroppo, è un terribile momento. In primo luogo per il Paese che è stato invaso e per tutte le persone che sono costrette a partecipare alla guerra. Ma è un momento bruttissimo anche per lo sport, che si lascia sfuggire il vanto di essere capace di unire, facendo leva sui principi di giustizia e di coerenza.
Detto questo, parliamo del Roland Garros.
Il tabellone del singolare maschile è piuttosto squilibrato: nella parte alta del tabellone ci sono i due spagnoli più forti (Alcaraz e Nadal), mentre i due russi più accreditati (Medvedev e Rublev) sono entrambi nella parte bassa. Nei quarti di finale Nadal potrebbe incontrare il n. 1 Djokovic, invece Alcaraz probabilmente affronterà Zverev.
Sinner si trova nella parte bassa. Negli ottavi probabilmente dovrà misurarsi con Rublev. La tappa successiva sarebbe Medvedev (n. 2 del tabellone). Sempre in basso, Tisitsipas se la vedrà con Musetti e poi, vincendo, con Ruud.
Anche Sonego e Cecchinato sono stati inseriti nella parte bassa.
Nel primo turno Fabio Fognini (attualmente n. 52 ATP) ha battuto in tre set l’australiano Popyrin (n. 103). Al secondo dovrà lottare contro un osso duro: l’olandese Botic van de Zandschulp (n. 29), che si è imposto sul russo Kotov in quattro parziali.
Il ligure, pur vincendo per 6-4,7-5,6-4, ha concesso ben 7 palle break al suo avversario, ma è riuscito ad annullarne ben 6 (tranne una nel terzo set, quando era in vantaggio per 4-1), grazie ad un gioco brillante e dinamico.