di Giacomo Saglio – Redazione Pavia Area2 Lombardia
La giunta comunale di Pavia, su proposta dell’assessore allo sport Pietro Trivi, ha recentemente deciso di dedicare al Dott. Carlo Saglio, sportivo e panathleta, il tratto di ciclopedonale che unisce il Ponte coperto all’idroscalo di Pavia.
Carlo Saglio è conosciuto dai pavesi più anziani come il pilota dell’idrovolante che arditamente sfrecciava sotto le arcate del Ponte coperto alla domenica mattina. Questa persona, in vero, ha contribuito a scrivere la storia di Pavia nei decenni centrali del secolo scorso, l’avvincente storia collegata ai sodalizi motoristici di cielo e di fiume. Carlo è nato a Pavia nel 1902 ed è il discendente di una delle famiglie storiche della città, tanto che un palazzo comunale è tuttora dedicato alla famiglia Saglio. Laureato in Chimica presso l’Università di Pavia, nel 1930 riceve guida il suo primo idrovolante, un biplano acrobatico dalla Caproni, con marche I-ABEL. Nel 1932 entra in forza alla Regia Aeronautica come ufficiale e frequenta il Centro di mobilitazione 1a SAP di Milano.
In quegli anni si organizzavano presso l’idroscalo la Festa dell’Ala assiema alle iniziative per promuovere l’aviazione da turismo. Era consuetudine estrarre a sorte dei biglietti gratuiti per viaggi di propaganda sugli idrovolanti della SISA lungo la tratta Trieste-Torino, oppure i buoni per volare sul Caproncino pilotato da Carlo Saglio (premio maggiormente ambito dalle fanciulle pavesi).
Con il grado di sottotenente pilota partecipa alla spedizione del Corpo Aereo Italiano (CAI) costituito per la battaglia aerea sul fronte della Manica a fianco dell’alleato tedesco. Carlo diventa il comandante di uno degli ottanta bombardieri Fiat BR. 20M “Cicogna” inviati in Belgio presso la base di Melsbroek vicino a Bruxelles.
Nel 1941, per il comportamento tenuto durante la campagna d’Inghilterra, viene decorato con la prima Croce di guerra al V.M e nel 1942, per la stessa menzione nella campagna d’africa, riceve la seconda Croce di guerra al V.M.
FONDATORE ASSOCIAZIONE MOTONAUTICA PAVESE
L’interesse di Carlo Saglio nei confronti della meccanica e dei motori è un tutt’uno con il mondo aeronautico e motonautico. Con Carlo Sozzani, titolare dell’albergo Croce Bianca e Mario Nazzari della Canottieri Ticino, ha l’intuizione di costituire un’associazione motonautica tutta pavese. Così che alla presenza di una ventina di soci fondatori, nel 1932 si svolse l’assemblea fondativa della nuova associazione presso la sede della Canottieri Ticino. Da Pavia partiva già la maratona della motonautica meglio conosciuta come Raid Pavia-Venezia. In tale occasione furono emesse delle obbligazioni perché l’obiettivo era di raccogliere fondi per la costruzione di una sede “galleggiante decorosa” sul Ticino.
L’idea geniale di Carlo trovò subito numerosi entusiastici sostenitori e fu ritenuta apprezzabile per diverse ragioni. Una fra tutte quella che la sede si potesse spostare «a seconda dei bisogni che il vario volume d’acqua del Ticino crea nelle diverse stagioni dell’anno, pur essendo sempre a diretto e immediato contatto con i motonauti». Carlo, tra i più convinti di questo passo, diventa il primo presidente dell’AMP, seguendo da vicino tutte le operazioni di costruzione del sodalizio. In un’intervista Carlo Sozzani afferma che quando il conto bancario dell’associazione restava asciutto il dottor Saglio interveniva con il conto personale «Un uomo d’oro, un uomo al quale certamente si deve se la motonautica ha avuto anche a Pavia delle pagine brillanti. Fosse una giornata di vento, fosse pioggia battente, fossero le due o le tre di notte, il dott. Saglio era il solo a sorvegliare che le funi trattenenti la nostra casa galleggiante reggessero lo sforzo.
E sotto questa guida e con questi aiuti anche la nostra prima casa venne portata a termine e così nel 1933, il Raid Pavia-Venezia poteva partire dalla sede galleggiante della nostra società». Tra il 1932 e il 1933 la sede galleggiante fu costruita e ormeggiata alla riva sinistra del Ticino, tra il Ponte vecchio e l’idroscalo. Unica nel suo genere tra le sedi motonautiche d’Italia. Nello stesso anno Carlo riesce a strappare la titolarità e l’organizzazione del Raid Pavia-Venezia alla Associazione Motonautica di Milano. In quell’anno l’AMP si classificò prima tra le associazioni motonautiche d’Italia e conquistò l’ambito trofeo della Fiamma Azzurra, riconosciuto alla società che a fine stagione aveva ottenuto le maggiori prestazioni con i suoi piloti.
Raid Pavia -Venezia
Carlo Saglio non fu solo fondatore dell’AMP, il primo Presidente e il primo organizzatore del Raid Pavia- Venezia, la corsa motonautica più lunga del mondo, ma anche uno vero sportivo delle arti nautiche e un pilota eccellente nella guida di motoscafi.
Nel 1933 partecipò con il meccanico Luigi Calvi, già vincitore del primo Raid, alla quinta edizione pilotando uno scafo dei cantieri Riva. Nel 1934 ottiene un’ottima prestazione con una scuderia di tre imbarcazioni progettate da Saglio.
PRESIDENTE DEL RACI E DELL’ACI
Nel 1945 viene nominato Commissario provinciale del RACI di Pavia dal Comitato di Liberazione Nazionale in accordo con la Prefettura di Pavia. Un ruolo importante perché all’ente che diventerà ACI nel 1946, era affidato il Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Poco dopo, probabilmente per facilitare i suoi spostamenti su tutto il territorio nazionale, il Ministero dei Trasporti gli assegna una Lancia Ardea, berlina a quattro posti. Viene eletto ininterrottamente Presidente dell’Automobil Club Pavia dal 1946 al 1960..Sotto la sua guida, 76 anni fa, partì l’impulso per la nascita, il 13 ottobre 1946, del Circuito di Voghera in cui a prevalere fu Gigi Villoresi su Maserati 6CS 1500. Suo anche l’impegno per avere il transito della 1000 Miglia degli anni 1947 e 48 sulle strade della provincia di Pavia. Dopo di lui solamente il suo successore, Siro Pietro Quaroni, altro panthleta, avrà la possibilità di fare il Presidente per un così lungo tempo
PRESIDENTE DELLA CROCE VERDE PAVESE
Dal 1946 al 1956 viene nominato Presidente della “Croce Verde Pavese”. Occupandosi di automobilismo favorì la nascita della prima flotta di ambulanze organizzate e strutturate per il soccorso ed il trasferimento dei malati all’ospedale. Si adoperò per rendere fruibile la prima sede delle ambulanze con il relativo responsabile meccanico.
FONDATORTE DEL PANATHLON
Il 18 giugno nel 1955, grazie al suo grande interesse per lo sport, lo si vede tra i fondatori del Panathlon Club Pavia (atto ufficiale redatto dal notaio Cesare Rognoni), assieme all’Avv. Cavazzana, al Prof. Bertolotto, all’Ing. Maffei, al Rag. Zighetti, all’Avv. Bozzi, a Piero Belloni, al Comm. Vigorelli, al Dott. Nai Savina, all’Ing. Cazzani e al Dott. Villani.
Il primo comitato di fondazione si riunisce alla Certosa di Pavia per dar vita all’attività del nuovo Club. Il Club si presenta alla città di Pavia il 30 giugno 1955 organizzando la prima riunione conviviale a cui partecipano numerosi e noti sportivi della città e molti Presidenti di associazioni storiche sportive. La sede del Club viene stabilita presso l’Albergo “Croce Bianca” del’ amico Sozzani con cui aveva fondato la AMP.
Carlo viene subito eletto come consigliere nel Direttivo per il biennio 1955/56.
Questa la composizione del CD: Presidente: Vigorelli Comm. Arnaldo, Vicepresidenti: Cazzani Dott. Gian Carlo e Maffei Cav. Ing. Dr. Alessandro, Segretario: Villani Dott. Antonio Consiglieri: Basletta Ing. Giulio, Bozzi Avv. Luigi, Pirzio Avv Guido e Saglio Dott. Carlo
Carlo viene riconfermato consigliere nel Direttivo per il biennio 1957/58.
Questa la composizione del CD: Presidente: Cazzani dott. Gian Carlo, Vicepresidenti: Colli Cav del Lavoro Alessandro e Maffei Cav. Ing. Dr. Alessandro, Segretario: Zinghetti Cav Rag Mario Consiglieri: Aguzzi prof dott Alfredo, Bozzi Avv. Luigi, Pirzio Avv Guido e Saglio Dott. Carlo
ASSOCIAZIONE ARMA AEREONAUTICA
Avendo trascorso metà della propria vita sugli aerei fu un fatto del tutto naturale essere tra i primi soci dell’Associazione Arma Aereonautica di Pavia. L’ Asso Aereonautica di Pavia custodisce gelosamente nella propria sede l’elica in legno del primo idrovolante appartenuto a Carlo Saglio. Da notare che il suo ultimo idrovolante, perfettamente restaurato si trova tuttora esposto al museo Volandia (Milano).
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