Storia degli sport
di Massimo Rosa
Glossglockner il progenitore
Le prime vie ferrate furono tracciate sul versante sudoccidentale del Grossglockner in Austria, questo accadeva nel 1869. E sempre in quell’anno venne creata la “Via Studl “, 400 metri di funi metalliche, chiodi di ferro, e gradini, e ad idearla fu lo scalatore austriaco Johann Studl, uno dei pionieri della storia dell’alpinismo. Comunque la sua creatura ebbe breve durata perché i fulmini prima e la neve dopo la distrussero.
Oggi di quella ferrata ne restano che poche tracce.
Dopo queste prime iniziative le ferrate si moltiplicarono un po’ ovunque, ma lo sviluppo enorme si ebbe con lo scoppio della prima “Grande Guerra“ mondiale, quando sulle impervie vette si stabilì una linea bifronte di difesa, cioè austriaci da una parte ed italiani dall’altra.
Le vie ferrate sorsero ovunque lungo questo fronte di circa 400 chilometri, che andava dalle Alpi Giulie sino a quelle lombarde.
Era attraverso le ferrate, infatti, che si trasportavano: cannoni, derrate alimentari, medicinali, ed uomini. Oggi in Trentino si può percorrere la “Via della Pace“, tra montagne mozzafiato, rivisitando i luoghi della Grande Guerra.
C’E’ UNA POLEMICA
Chi si ritiene un purista della montagna non vede di buon occhio chi s’arrampica sulle vie ferrate. La polemica va avanti da tempo, ergo: ferrata sì, ferrata no, il dilemma sembra essere irrisolvibile.
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