di Francesco Schillirò
Da due anni a questa parte il direttore Massimo Rosa mi concede, unico della redazione, uno spazio in mezzo a tante autorevoli firme del “Gentil sesso”. Non mi sono sentito di non esprimere le mie considerazioni anche se in modo diverso.
Le donne in questi 12 mesi scorsi, hanno dato molto sia a livello sociale che sportivo, ma questa non è una novità.
Nel fare una breve e parziale considerazione sui successi delle Azzurre, fin adesso scusandomi di qualche possibile dimenticanza, alle Olimpiadi del 2020 abbiamo ottenuto 3 ori con Antonella Palmisano ( marcia 20 Km),Federica Cesarini e Valentina Rodini (canottaggio doppio pesi leggeri), Caterina Banti e Ruggero Tita ( vela classe mista Nacra 17).
Nel medagliere azzurro le donne hanno contribuito per il 30% ori,30% argenti ,45% bronzo.
Anche nelle Para olimpica le donne hanno avuto un ruolo rilevante nell’implementare il medagliere e hanno raggiunto record con le atlete: Ambra Sabatini 100 m T63 (record del mondo); Giulia Terzi 100 stile libero ( record Paralimpico);Eleonora Sarti arco compound femminile( record Paralimpico)
Le recenti Olimpiadi invernali hanno visto con il 52,94% di medaglie le donne prevalere sul 29,4 % ottenuto dagli uomini.
Il restante 17,65 % delle medaglie è stato vinto da squadre miste.
Grazie a Charlotte Cooper che fu la prima donna che alle Olimpiadi di Parigi del 1900 vinse il torneo individuale e il doppio misto nel Tennis.
Molta strada da allora si è fatta e la donna sta raggiungendo il ruolo che merita per le caratteristiche che la contraddistinguono e che dimostrano anche nella società quando raggiungono la leadership.
La sofferenza di chi adesso è coinvolta dai venti di guerra ,non mi spinge a fare auguri per l’8 Marzo ma un invito ad essere vicini a chi in questo momento ha bisogno.
Il Panathlon c’è