Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Berrettini si è fermato alle semifinali degli Australian Open. Un piazzamento ottimo per il n. 7 della graduatoria mondiale ATP, che si è arreso di fronte al mitico Nadal, ancora una volta in grado di arrivare a disputare la finale di uno slam.
Nei primi due set Matteo ha mostrato tutta la propria inferiorità nel confronto con lo spagnolo, padrone assoluto sia del campo, sia dello scambio, sia dell’iniziativa. Purtroppo Berrettini non sentiva i colpi, era rigido nelle gambe e con il rovescio era destinato prima o poi a cacciare la palla in rete. Un mezzo disastro, come viene inevitabilmente testimoniato dal punteggio dei primi parziali: 3-6 e 2-6.
Nel terzo set le cose sono però cambiate totalmente. Berrettini, infatti, ha cominciato a prendere fiducia e a giocare come negli incontri precedenti: sicuro di sé, razionale, paziente e brillante. Ovviamente la metamorfosi è stata resa possibile da un calo vistoso dell’avversario, entrato inaspettatamente in crisi: 6-3 il punteggio per Matteo, dopo la conquista di un break all’ottavo gioco.
Nel quarto set Nadal è riuscito a reagire, mentre Berrettini è tornato ad essere troppo falloso negli scambi di durata. Complessivamente, comunque, la partita è rimasta in bilico per 7 games. Ma, proprio quando si sperava che potesse materializzarsi il miracolo della rimonta, è arrivata la doccia fredda del break all’ottavo game, per terminare poi con un 6-3 a favore dell’intramontabile Rafael, che nella finale dovrà affrontare Medvedev, che sembra essere più in forma che mai.
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