SINNER SI E’ARRESO A MEDVEDEV PER UN SOLO PUNTO
Tennis Il di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Non avrebbero potuto avere la prospettiva di una migliore fase conclusiva queste finali tra i più forti tennisti del 2021: infatti Djokovic, Medvedev e Zverev, rispettivamente n. 1, 2 e 3 della stagione ma anche della classifica assoluta ATP, sono arrivati tra i primi 4 del torneo. Il quarto semifinalista sarà il norvegese Ruud (vincitore dell’incontro con il russo Rublev, n. 5 dell’anno), che con il nostro Sinner forma la coppia più sorprendente dell’anno.
Jannick si è confrontato con Medvedev a tempo scaduto, cioè quando i giochi erano già fatti, perché Zverev aveva battuto qualche ora prima Hurkacz, determinando l’eliminazione sia del polacco sia dell’italiano.
Così a Sinner non restava altro che confrontarsi con il n. 2 del mondo per due motivi pratici: per i soldi in palio e i per i punti ATP che avrebbe guadagnato il vincitore dell’incontro. Identiche motivazioni per il russo.
Tuttavia un’eventuale sconfitta del russo avrebbe dato carica e speranze all’avversario da affrontare in semifinale (che sarà Ruud). Mentre Sinner, battendo la testa di serie n. 2, sarebbe uscito ugualmente dal torneo pur rimanendo imbattuto, ma con la consolazione che sarebbe stato eliminato non per demeriti propri, bensì solo per aver ereditato la sconfitta di Berrettini: assurda eventualità che in ogni caso rimette in discussione questo strano regolamento delle finali. Aggiungiamo poi che un incontro il cui risultato non determina conseguenze nel torneo somiglia, sulla carta, più ad un’esibizione che ad una gara tennistica, perché in tutti gli altri tornei di tennis chi perde viene eliminato.
Comunque, assistendo a questo incontro, si è visto che il primo set, perso da un incerto e falloso Sinner con un disastroso 6-0, non ha avuto storia, perché Medvedev, apparentemente scoordinato sia nel diritto che nel rovescio, in realtà ha fatto tutto quello che ha voluto grazie al controllo, alla precisione e alla potenza, che riesce ad esprimere perfettamente con il suo stile goffo ed inimitabile.
Nel secondo Sinner è riuscito a reagire, decidendo di portarsi spesso in avanti per evitare di lottare contro l’inesorabile muro dell’avversario, sempre pronto ad imprimere improvvise accelerazioni. La tattica ha funzionato: dopo il 6 pari gli bastato un solo mini-break sul 6-5 per aggiudicarsi il parziale.
Nel terzo e decisivo set Medvedev, polemizzando a lungo con il pubblico a suo parere colpevole per aver applaudito un suo errore per il quale aveva subìto un break al quinto gioco, in realtà ha fatto cadere nella rete della deconcentrazione il suo giovane avversario, al quale il russo ha rivolto persino un irrispettoso sbadiglio durante un cambio di campo, come se il risultato non gli interessasse minimamente: una trappola già vissuta recentemente da Sinner contro Tiafoe, che si era messo a scherzare con il pubblico. Medvedev ha cercato poi di farsi perdonare ammettendo un proprio errore nel colpire una palla in controbalzo, ma tutto ciò fa parte di una commedia che non dovrebbe essere tollerata, perché la conseguenza di questi comportamenti è lo scadimento dello spettacolo e l’inaccettabile incidenza sul rendimento agonistico dell’avversario.
Il terzo set si è poi concluso con l’affermazione di misura del russo, dopo che Sinner aveva avuto a disposizione un match-point. Si deve però ammettere che il russo, attualmente, sembra essergli ancora superiore, se non altro nel tenere la palla in campo e nella capacità di uscire dalla difesa all’attacco.
Con la vittoria su Hurkacz, Sinner rimane tra i primi dieci del mondo, in compagnia di Berrettini. Un momento eccezionale per il nostro tennis, tenendo anche conto che dietro a loro, anche se un po’ staccati, ci sono altri italiani in ascesa, in primis Sonego e Musetti.
Nell’incontro precedente, Zverev aveva battuto nettamente Hurkacz, conquistando l’accesso alle semifinali, in cui dovrà affrontare Djokovic, che a sua volta aveva dominato Rublev. Quest’ultimo si è giocato l’ingresso in semifinale contro Ruud, che aveva battuto in tre set Norrie (il quale, come seconda riserva, aveva preso il posto di Tsitipas).
Il norvegese, dopo aver perso il primo set per 6-2 contro un Rublev scatenato da fondo campo con il diritto, nel secondo ha subìto un break al terzo gioco, ma ha restituito lo sgarbo al russo nel game successivo, facendogli perdere platealmente la testa con frequenti proiezioni verso la rete. Di conseguenza Rublev, sempre più nervoso, non è più riuscito ad esprimere con il diritto quella precisione abbinata alla potenza che gli aveva consentito precedentemente di essere il padrone assoluto del gioco standosene sulla riga di fondo a tirare sassate. Ciò ha consentito a Ruud di avere sempre più fiducia in se stesso e di aggiudicarsi il set con un break sul 6-5 in suo favore.
Quasi identico copione nel terzo set: break di Rublev al quarto gioco, seguito dal contro-break di Ruud nel gioco successivo, fino ad arrivare al tie-break finale, il cui il russo ha perso al servizio 3 punti (tra cui quello decisivo sul 5-6) e il norvegese uno solo.
In semifinale, quindi, arriva Ruud, che dovrà vedersela con Medvedev. Dall’altra parte Djokovic affronterà ancora una volta Zverev.
Ovviamente avremmo preferito che al posto di Ruud ci fosse Berrettini. O Sinner.
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