Lorella Franceschini, imprenditrice reggiana, ha già diretto importanti spedizioni in Giordania e in Pakistan
Dopo 168 anni di attività svolta storica nel CAI ?
di Adalberto Scemma – Panathlon Gianni Brera Università di Verona
- Tra poco più di sette mesi potrebbe essere un fiocco rosa in casa CAI, la gloriosa associazione che conta tra le sue file più di 300.000 soci e 168 anni di attività a favore della montagna, a portare una ventata di rinnovamento e una nuova sensibilità in particolare per l’altra metà della luna del corpo sociale, ma altresì per le popolazioni delle nostre vallate, con la nuova candidatura al femminile che si profila per l’elezione alla presidenza nazionale. Sarà infatti l’Assemblea nazionale dei Delegati che si terrà a Bormio a fine maggio che dovrà sancire la successione all’attuale Presidente generale, l’avv. Vincenzo Torti, dopo due mandati triennali di buon governo. Saranno quindi le strutture organizzative del territorio, cioè i Gruppi del CAI regionali a designare i candidati alla carica del vertice del Sodalizio, Gruppi regionali che, ad iniziare da sabato 23 con le Sezioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, nelle loro Assemblee dei rappresentanti di oltre 72.500 Soci del Club designeranno il nome di chi si assumerà l’onere e l’onore della guida dell’associazione, che è bene ricordare, è anche Ente pubblico di importanza nazionale riconosciuto come istituzione ambientalista. Ed è notizia dell’ultima ora che a sorpresa, dopo 26 presidenti uomini, si propone la candidatura di una rappresentante del gentil sesso, tanto giovane quanto di lunga esperienza sia nella Sezione del CAI della sua città, sia negli organi di vertice del Sodalizio, ed ancora come alpinista, assidua praticante della montagna e profonda conoscitrice delle sue problematiche. A farsi avanti è Lorella Franceschini, 59 anni di Correggio (RE), sposata, madre di una ragazza di 28 anni, lavora da molti anni nell’azienda di famiglia (Mini Motors Spa), fondata dal padre (Commendatore della Repubblica) nel 1965 e in cui è attualmente Presidente e Direttore commerciale. Socia CAI dal 1986, inizialmente presso la Sezione di Reggio Emilia e poi presso quella di Bologna, fin da bambina frequenta le Alpi e gli Appennini, prima come escursionista e poi come alpinista mettendo a segno numerose ascensioni di tutto rispetto sia su roccia che su ghiaccio.Dal 2000 partecipa attivamente alla vita della sua Sezione, mettendo a disposizione le sue competenze specifiche; nel 2001 è Istruttore Sezionale di Alpinismo e dal 2006 Istruttore Nazionale. Nel 2013 entra a far parte della Scuola Interregionale Tosco-emiliano romagnola, e della Scuola Centrale di Alpinismo del Club Alpino Italiano. Da 20 anni dirige e/o collabora a numerosi corsi di alpinismo, sia su neve-ghiaccio che su roccia.; fa parte del Gruppo Alpinismo della Sezione di Bologna dove organizza periodicamente di concerto con la Scuola di Alpinismo, Sci alpinismo e Arrampicata Libera, attività di formazione teorico pratica per i soci, con particolare attenzione ai problemi inerenti la prevenzione degli infortuni. Ha inoltre organizzato e diretto una spedizione alpinistica in Giordania, e come socia di Mountain Wilderness ha partecipato a una spedizione ella regione dello Swat in Pakistan. Commissario della Commissione Interregionale Scuole di Alpinismo di Toscana ed Emilia Romagna, ne è presidente dal 2009 al 2013. Nel 2014 è eletta Consigliere Centrale del CAI e nel 2017 è eletta Vice-presidente generale, prima donna nel Sodalizio a ricoprire questa carica, tutt’ora in corso, con ampie deleghe relative all’Alpinismo Giovanile, Editoria, Scuole di Alpinismo, Sci alpinismo e Arrampicata libera, Servizio Valanghe, Speleologia e Torrentismo, e non ultimo la riorganizzazione e attualizzazione dei Sistemi Informativi del CAI (transizione digitale). Una figura con competenze a 360 gradi nell’ambiente del CAI, nella comunità alpinistica e nella vita civile del mondo imprenditoriale. Lorella Franceschini, con il coraggio tipico delle donne di mettersi in gioco per il bene di obiettivi concreti, seppure nell’ambito di un ideale come quello del volontariato, si presenta con un programma i cui punti di forza, nella continuità dell’operato del Presidente uscente per il Sodalizio, riguardano il ruolo delle donne nel futuro delle popolazioni che si impegnano a mantenere vivo il corretto sviluppo della fruizione del bene collettivo che è la montagna, e di conseguenza una pratica rispettosa dell’ambiente naturale e, in particolare, degli elementi più deboli della società civile. Ed ancora in provvedimenti per una sempre maggior sicurezza di quanti per svago o per lavoro operano nelle terre alte; e last but not least, per una sempre più vasta divulgazione tramite le pubblicazioni periodiche e librarie della cultura della montagna secondo i valori propri del CAI ispirati a un’etica rigorosa dell’uomo e dell’ambiente. Pronta ad affrontare quelle che sono nelle parole dell’attuale presidente Vincenzo Torti, “le sfide dell’oggi da affrontarsi con carattere e solidarietà vera, con rispetto e la consapevolezza che sarà necessario un cambiamento reale”. E’ un vento nuovo quello che a maggio soffierà quindi sul CAI dissipando quei veli che ancora rivestono la gloriosa associazione, forse ancora un po’ prigioniera di un cliché d’antan che non corrisponde più al dinamismo che dovrà contraddistinguerla per mantenerla al passo dei tempi? E’ quello che ci auguriamo e che ci aspettiamo di leggere negli orientamenti che verranno espressi dai “grandi elettori” del territorio.
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