SEPPI NON E’ INVECE RIUSCITO A RIPETERE LE IMPRESE PRECEDENTI
ELIMINATI ANCHE LA N. 1 BARTY E IL N. 7 SHAPOVALOV
Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Berrettini ha battuto Ivashka che, confermando i notevoli progressi registrati ultimamente, gli ha tenuto testa per quattro set, prima di cedere nell’ultimo. Matteo ha fatto il suo solito gioco, basato sulla potenza devastante del servizio e sulla profondità del diritto, abbinata alla precisione. Il suo prossimo avversario sarà il tedesco Otte, che ieri ha eliminato Seppi. Si apre quindi, per Berrettini, la possibilità di affrontare poi nei quarti Djocovich: sarebbe una rivincita della finale di Wimbledon.
Anche Sinner ha vinto in 5 set contro Monfils, che è riuscito a rimontare grazie ad un diritto irresistibile, dopo aver perso i primi due set. Jannick, pur vincendo, ha insistito troppo nel cercare palle lunghe e centrali invece di spostare l’avversario sugli angoli, commettendo così vari errori evitabili nel cercare costantemente la profondità. Ma alla fine ce l’ha fatta, proprio grazie all’utilizzo razionale del “tergicristallo”, che ha costretto il francese ad eseguire i colpi con minor equilibrio. L’italiano dovrà adesso sottoporsi ad un’impresa quasi impossibile, dovendo affrontare la testa di serie n. 4, cioè il tedesco Zverev, che in questo momento è probabilmente il più forte del mondo anche se nella classifica ATP figura “solamente” in quarta posizione.
Seppi, probabilmente già soddisfatto pe i prestigiosi ed incredibili successi conseguiti contro Fucsovics e Hurkacz, ha ceduto di fronte ad Otte in quattro set. Si allunga così la lista dei tennisti italiani da tenere in alta considerazione nei tornei più importanti.
Nel singolare femminile si registra un’altra uscita di scena clamorosa dopo quella di Naomi Osaka: Barty, n. 1 al mondo e testa di serie n. 1 nel torneo, è stata infatti sconfitta dalla statunitense Rogers, n. 43 della graduatoria WTA. L’australiana, che era uscita di scena prematuramente alle Olimpiadi di Tokyo, si è fermata quindi molto presto anche a New York.
Infine Shapovalov, testa di serie n. 6, è stato sconfitto dal sudafricano Harris, n. 46 della graduatoria ATP. Il canadese non l’ha presa bene: non potendo fare altro, dopo la conclusione ha demolito la sua incolpevole racchetta, come fanno molti tennisti che non sanno perdere.
Come bilancio complessivo, nel tabellone maschile sono sparite dopo il terzo turno le teste di serie n. 3 (Tsitipas), n. 5 (Rublev) e n. 7 (Shapovalov); in quello femminile sono uscite la n. 1 (Barty) e la n. 3 (Osaka).
Si passa adesso agli ottavi di finale, cioè nella zona calda del torneo.