VINCONO PURE BERRETTINI E SINNER. ELIMINATO MUSETTI DAL GIGANTE OPELK.
Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Andreas Seppi n. 88 della classifica ATP, a 37 anni ha ottenuto il più importante risultato della sua carriera passando al terzo turno in uno slam, dopo aver battuto prima Fucsovics, n. 41 ATP, poi Hurkacz, n. 13 al mondo e testa di serie n. 10 nel torneo di Flushing Meadows: risultati insperabili e incredibili.
L’alto-atesino, sceso in campo un po’ rigido, ha saputo reagire alla sconfitta subita nel primo set dal polacco, conquistando poi tre set di fila grazie ad un gioco molto profondo. Hurkacz ha cercato in tutti i modi di riprendere le redini della gara, ma è stato tradito dal proprio colpo di diritto, decisamente in giornata negativa. Ora Seppi, con il morale alle stelle, deve affrontare il tedesco Otte, n. 143 Atp, che ieri ha battuto Kudla, n. 92.
Il dato della posizione nella classifica ATP più che mai fa discutere, perché – specialmente negli slam – si continua a constatare che non ci si può minimamente fidare della graduatoria ufficiale per prevedere il valore reale dei giocatori poco noti che scenderanno in campo. L’hanno constatato ieri Matteo Berrettini, testa di serie n. 6 e n. 8 al mondo, che ha eliminato con molta fatica il francese Moutet n. 873 ATP. E lo può dire anche il nostro Jannick Sinner, n. 16 e testa di serie n. 13 nel tabellone, che non ha avuto la vita facile contro lo statunitense Svajda, n. 716 ATP.
Berrettini, decisamente inferiore all’avversario nei colpi che richiedono dosaggio della forza, sensibilità di braccio, reattività e agilità, ha dovuto far leva sulle sue armi migliori, cioè la potenza del servizio e la profondità del diritto, che gli hanno consentito di accumulare punti direttamente o concludendo con imprendibili smash. Al contrario Moutet, che sembrava essere l’erede del miracoloso giocoliere Santoro, ha combattuto fin che ha potuto, recuperando palle quasi impossibili e utilizzando servizi lenti ma tagliatissimi. Al terzo turno Matteo si troverà di fronte ad un osso molto duro: il bielorusso Ivaska, che si è imposto su Pospisil in tre set.
Sinner, che continua a giocare brillantemente “alla Giorgi” sparando e piazzando da fondo campo con entrambi i colpi, si è imposto sullo statunitense Svajda, che in varie occasioni ha saputo resistergli. Vedremo se Jannick potrà mantenere efficacemente la sua abituale tattica anche contro Monfils, n. 20 al mondo e testa di serie n. 17.
Lorenzo Musetti, costantemente massacrato dai servizi dell’implacabile Opelka (uno dei pochissimi giocatori che pratica anche il “serve and volley”), è persino riuscito a procurarsi quattro break point (uno nel game di apertura e ben tre nel sesto gioco del primo set), tutti neutralizzati da ace o da servizi incontrollabili con la risposta. Lorenzo ha giocato molto bene nel suo turno di battuta, ma Opelka ha dimostrato di essere anche capace di conquistare la rete improvvisamente con un paio di passi in avanti.
Come si può battere una torre di 2,11? Si deve solo sperare che qualche volta non vada a segno il suo servizio. Altrimenti si perde e si rischia la depressione.
Infine, nel singolare femminile esce di scena anche Martina Trevisan, eliminata dalla svizzera Bencic, troppo forte per lei.