Di Mirko Rimessi – Ferrara Area 5 Emilia Romagna Marche
Guardate il Medagliere finale dei Giochi Para(O)limpici. Cosa notate? L’Unione Europea è rappresentata da Paesi Bassi (non so perché Google cada nelle errore di scrivere Olanda ma questo è un altro discorso) e dall’Italia. I Paesi Bassi ci sono davanti per incredibile numero di Ori ma le medaglie contano tutte e noi siamo nettamente davanti. Faro per l’Unione Europea per quanto riguarda lo sport per persone con disabilità. Una medaglia da appendere al petto del Comitato Italiano Para(O)limpico e una cosa della quale essere fieri come Paese (come dobbiamo essere enormemente fieri di essere stati noi nel 1960, con Antonio Maglio, a gettare le basi perché le Para(O)limpiadi siano l’evento che sono oggi, cosa che spesso ci scordiamo di scrivere quando ripercorriamo le storie del movimento). Un Comitato Para(O)limpico che lavora bene a tutti i livelli, dal centro alla periferia. Non ci sono Germania e Francia in quella top ten, ci siamo noi. Poi abbandoniamo l’ambito sportivo e non siamo più così primi in ambito europeo per i diritti e l’attenzione alle persone con disabilità. Diamo quindi seguito a questi Giochi Para(O)limpici perché guidino ad una crescita, ad una maturazione sociale che ci porti ad essere faro in Europa anche per questo.
“Lo sport ha il potere di cambiare il mondo.” [Nelson Mandela]