Molto si è parlato e si parla sull’Olimpiade ,se si doveva o non doveva fare vista la situazione che ancora affligge il mondo ,se nuovi sport sono poco olimpici e così via.
di Francesco Schillirò — Napoli Area 11 Campania
A mio avviso l’Olimpiade è la festa di tutto lo sport ,che unisce i continenti configurati nella bandiera olimpica dai 5 cerchi e che dà all’atleta ,l’importanza di rappresentare la propria nazione .
Per tal motivo la prestazione e il successo personale è anche nazionale e ognuno di noi gioisce nel vedere implementare il medagliere .Bisogna però non pensare che il valore del gesto atletico è solo avvalorato dalla medaglia ,perché il già essere scelto a far parte della rappresentativa nazionale ,è il frutto di prestazioni pre olimpiche e conferisce il titolo di Olimpico che resterà nel curriculum sportivo dell’atleta.Oggi,ritengo erroneamente ,viene usato il termine di Olimpionico per tutti i partecipanti, dimenticando che la parola deriva da Olimpia ( sede di partenza del fuoco olimpico) e da nike(vittoria),ergo la conclusione è plausibile. Certo non voglio arrivare ,non condividendola, alla affermazione di chi nell’automobilismo ha dato lustro all’Italia ovvero Enzo Ferrari :”il secondo è il primo degli ultimi” ,ma pienamente condivido quanto affermato dall’arcivescovo Talbot :” l’importante non è vincere ma partecipare”.
Già sfilare nello Stadio Olimpico dietro la bandiera del proprio Stato, dà un’emozione indescrivibile per gli atleti ma anche per noi spettatori più o meno attivi di questa kermesse sportiva. Ludis iungit, ma il momento prestazionale temporaneamente divide nella speranza della vittoria senza arrivare agli estremi dell’introverso George Orwell :”lo sport serio non ha niente a che fare con il Fair Play.