Solo nel finale di gara l’Inter porta a casa i tre punti, ma per fare risultato ha dovuto attendere prima il calo dei veronesi, quindi l’immissione di forze fresche, tra questi Correa autore della doppietta vincente.
Di Massimo Rosa
Verona – Alla fine il risultato poco importa. Importa invece la presenza di un entusiasta pubblico che ha ritrovato i propri beniamini, da oltre un anno solo lontane immagini televisive.
Se ripenso che solo noi della stampa, più fortunati secondo i tifosi, abbiamo assistito ad un paio di campionati in condizioni talmente anomale che sembra quasi sia stata un’esperienza irreale, invece lo è stato il contrario. Gli unici rumori ammessi in quello scenario apocalittico e silenzioso era il vocio (comprese le parolacce) dei protagonisti sul terreno di gioco.
Ieri sera finalmente la festa! Partita di cartello per questa seconda di campionato con i neocampioni d’Italia dell’Inter freschi, tra l’altro, di un roboante successo per 4-0 ai danni del Genoa, e con un parco giocatori dal tasso tecnico ragguardevole. Se il risultato era scontato prima del fischio d’inizio, ancor di più lo è stato alla fine per il pesante fardello di tre goal rifilati ai gialloblù di casa.
Però l’Inter, per guadagnarsi i tre punti, ha invece dovuto sudare le proverbiali sette camice, poiché si è trovato difronte un Hellas Verona volitivo e combattivo, pronto a ribattere colpo su colpo ai titolati avversari, tanto da andare in vantaggio al minuto15 del primo tempo con la perla di Ilic. Un Hellas dotato di velocità e pressing alto, il tutto condito dalla forza della propria fascia mancina, ha messo alle corde i nerazzurri, che hanno palesato qualche titubanza difensiva.
Le partite si sa durano novanta minuti, così una Inter più decisa nel secondo half ha preso in mano le redini della partita pareggiando il conto già al primo minuto con un colpo di testa di Lautaro Martinez, dimenticato per un solo ma sufficiente istante dal suo angelo custode. Da quel momento in poi l’Inter assaliva con buone manovre i gialloblù, che comunque si difendevano bene, anche se palesavano delle difficoltà di tenuta atletica. Così il risultato è stato in bilico sino al minuto 83, cioè sino a poco dopo che Inzaghi aveva effettuato i cambi facendo entrare anche Correa, che non trovava di meglio di bagnare il proprio esordio con la doppietta del KO.
Comunque una buona e gradevole partita ravvivata dalle due rumorose tifoserie, che hanno riportato il calore all’interno dello stadio troppo tempo freddo e silenzioso. Ben tornate.