Quando una maglia è indossata con sentimento.
Abbiamo letto casualmente su FaceBook queste righe del giovane Emanuele Zuelli. In esse, merce rara, il giovane calciatore esprime l’amore per la maglia indossata, una tale rarità in questo mondo del calcio arido di valori, che gli conferiamo idealmente il premio Fair Play, affinché sia d’esempio alle attuali e future generazioni spesso accecate dal vil denaro. MR
Sono arrivato al Chievo a 13 anni. Ad un passo dai venti devo andare altrove. Ho dato e avuto tanto. Mi hanno insegnato: attenzione, serietà, determinazione, rispetto. Ho trovato amicizia. Ho vissuto delusioni che parevano incolmabili, ma poco dopo averle superate, ne ho riso insieme a ragazzi, trovati lì, lungo il mio stesso percorso, che ora considero fratelli. Ho subito delusioni grandi e rivincite piene. Ho vissuto momenti bellissimi e attimi di buio intenso. Ho respirato nebbia veronese e vissuto tutta la prigionia del virus al centro sportivo perché quello era il centro del mio mondo. Questo mi ha reso quello che sono oggi.
E’ stata una grande esperienza. Sono e sarò sempre orgoglioso di dire: io sono stato Chievo.
Grazie Ceo 💛💙
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