Il Tennis di Alberto Capilupi REDAZIONE Panathlon G.Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Una russa e una ceca conquistano ciascuna un posto per la finale del singolare femminile.
La ventinovenne Anastasia Pavlijcenkova (n. 32 della graduatoria mondiale) ci è finalmente arrivata in un torneo del Grande Slam dopo numerosissimi tentativi non riusciti, battendo la ventitreenne slovena Tamara Zidanek (n. 85), mentre la venticinquenne ceca Barbora Krejcikova (n. 33) ha conquistato il prestigioso inserimento tra le prime quattro del Roland Garros eliminando la venticinquenne greca Maria Sakkari (che tra le semifinaliste era la più quotata, essendo attualmente al n. 18).
La russa, piuttosto carente negli spostamenti rapidi, si è basata sulla potenza e su schemi semplici ma razionali, mentre la ceca si è imposta sulla greca, alternando palle lunghe, basse e lente a mezzi lob da “pallettara”, allo scopo di mandare fuori ritmo l’avversaria, che è caduta nella ragnatela dopo essersi spinta fino al 5-3 nel terzo set, pur riuscendo poi ad annullare numerosi match-point prima della resa conclusiva.
Nessuna delle quattro si era mai piazzata in posizioni avanzate in uno Slam. E non a caso nessuna delle quattro ha dato l’impressione di esprimere un tennis d’alto livello, per cui si può ritenere, a ragione, che questa edizione di Parigi sia stata piuttosto deludente.
Ben diversa è la situazione del singolare maschile, in cui nella parte alta del tabellone il n. 1 del mondo (Djokovich) sfiderà Nadal (n. 3, ma in realtà il re della terra rossa), mentre in quella bassa il n. 5 Tsitipas cercherà di battere il n. 6 Zverev: semifinali quindi al massimo livello assoluto.