RUOTE D’ORO – Gold Wheels – Capitolo n. 27
Chi non è avvezzo a questo settore si chiederà: chi è Emerson Fittipaldi?
Di Roberto Gerosa – Verona Area1 Veneto Trentino/AA
Nato in Brasile nel 1946, figlio del giornalista sportivo brasiliano, dopo aver disputato con ottimi successi alcune gare in Brasile approdò in Inghilterra nel ’69 partecipando inizialmente ai corsi di pilotaggio organizzati da Jim Russell (1920/2019) pilota automobilistico inglese e fondatore della “Jim Russell Racing Driver School”. Russell prestò servizio nella RAF, l’aeronautica militare del Regno Unito e vantò nel suo palmares sportivo ben 64 vittorie in Formula 3 tra il 1953 e il 1959 fondando la prima scuola corse nel 1956. Una nota curiosa è che esisteva un omonimo meno conosciuto nell’ambiente delle corse automobilistiche su strada ma altrettanto famoso per gli amanti del “giocattolo”.
Quest’altro Russell (1920/2010), consulente aziendale a Los Angeles nei primi anni ’60 perfezionò un nuovo passatempo, lo “slot car”, piccole auto elettriche che correvano seguendo un binario incastonato nella pista. Decise di entrare in affari, costituì la “RussKit” e, nel 1965, negli Stati Uniti si trovavano più locali commerciali con piste di slot car che di bowling. Ricordo bene questo “gioco” perché anch’io avevo la mia macchinetta elaborata artigianalmente nell’assetto del telaio e con il piccolo motore elettrico alleggerito. Andavo veloce sulla piazza dove si organizzavano queste gare (alcune vinte) anche presso la sala giochi Florida di Verona e così decisi di recarmi in quel di Carpi (MO) dove esisteva una favolosa pista di slot car per misurarmi con questi nuovi avversari. Avrei così avuto anche la possibilità di visitare il Piazzale Re Astolfo che conserva ancora testimonianze del borgo medioevale che era e il Palazzo dei Pio che recentemente è stato restaurato. Ricordo quella domenica per due non simpatici motivi: il primo fu quello che i partecipanti del luogo su una gara che prevedeva 10 giri di pista mi rifilarono un distacco di quasi un giro (erano dei mostri); il secondo fu quello che al ritorno da Carpi, alla fermata di un semaforo, ricevetti un tamponamento alla mia usata ma lucidissima auto Austin A 40. Fortunatamente niente di grave ma, oltre al danno, dovetti poi penare con la Compagnia di Assicurazione per incassare le spese sostenute per la riparazione.
Tornando al primo Russell, ritenendo Fittipaldi il miglior allievo che avesse mai avuto, lo fece partecipare a gare come la “Formula Ford” (Campionato monomarca di vetture a ruote scoperte) dove ottenne ottimi piazzamenti, decidendo poi di mettergli a disposizione una Lotus 59 di Formula 3 con la quale Emerson accumulò ulteriori vittorie. Nel luglio del 1970 Emerson partecipò alla sua prima gara in Formula 1, il Gran Premio di Inghilterra, classificandosi all’ ottavo posto avendo a disposizione la “vecchia” Lotus 49 che gli affidò l’ingegnere Colin Chapman (1928/1982), pilota e fondatore del Team Lotus e dell’azienda Lotus Cars. A Chapman vanno riconosciute diverse innovazioni tra cui i telai delle monoposto senza tubi e lo sviluppo del motore in posizione centrale/posteriore portante anche se la Società Ferrari reclamerebbe questa innovazione come sua in quanto da lei introdotta, in segreto, nel 1964.
Fittipaldi fu due volte Campione del mondo negli anni ‘72 e ‘74 ed è ricordato per essere stato il più giovane pilota a conquistare questo alloro. Esiste anche una nota dolente nella vita di Emerson che il quotidiano Folha de Sau Paulo divulgò attribuendogli debiti per 8 milioni e diversi processi giudiziari da parte di vari creditori. Ovviamente Fittipaldi tramite i suoi avvocati rigettò le accuse ma, allontaniamoci da queste notizie spiacevoli e ritorniamo al pilota che tra le varie vittorie annoverò anche quelle in Formula Indy nel 1989 e la 500 Miglia di Indianapolis.
Della 500 Miglia di Indianapolis, ricordo, per le “amiche” del gentil sesso che leggono questi articoli (e sono diverse), che la prima donna Italiana a cimentarsi in gare Nazionali ed Internazionali come la Mille Miglia, la Targa Florio e, appunto, la 500 Miglia di Indianapolis, fu la veneta Maria Antonietta Bellan Avanzo nata nel 1889 a Porto Viro (Contarina in Polesine-RO-) che ci lasciò all’ età di anni 80.
Di Fittipaldi va ricordato che la sua prima gara vinta in Formula 1, fu il Gran Premio degli Stati Uniti nel 1970, gara caratterizzata da diversi colpi di scena. Nel corso delle prove i migliori tempi li avevano registrati i piloti Ickx su Ferrari, Stewart su Tyrrel Ford mentre il terzo tempo, su Lotus, lo fece registrare il giovane pilota brasiliano Fittipaldi tanto che allo schieramento di partenza molti si chiesero chi fosse quel pilota che deteneva il miglior tempo dietro ai due favoriti. Al via scattò Stewart inseguito da Ickx, Rodriguez e Regazzoni mentre un po’ attardato il giovane Fittipaldi. Verso la metà della gara le posizioni non erano cambiate ma, ecco i colpi di scena con il ritiro di Stewart per problemi al motore, poi Ickx ebbe problemi pure lui ritardando la sua posizione con la fermata ai box e Regazzoni si fermò per sostituire uno pneumatico modificando la classifica che dava in testa Rodriguez. Emerson Fittipaldi, nonostante la sua meno competitiva Lotus, compì una rimonta fantastica ai danni di Rodriguez vincendo il Gran Premio. “La fortuna esiste per assistere coloro che non hanno bisogno della fortuna” F. Burdin.
**Ringrazio tutti i lettori/lettrici anche per i commenti sempre utili e apprezzati.
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** Alcuni appuntamenti di giugno: Brescia 16/19 “1000 Miglia”. Perugia 18/20 “Coppa della Perugina”. Bassano -VI- 24/27 “Leggenda di Bassano”.
5 Comments
Gianni
Non conoscevo così bene questo pilota, ora grazie a Roberto Gerosa come sempre semplicemente esauriente ho ampliato la mia conoscenza e appena possibile andro’ a Carpi per visitare l’importante piazzale Re Astolfo. Gianni
Luca Veloso
Ancora una nuova avventura condita da informazioni sportive, molto utili, e da aneddoti personali, assai divertenti. Il giusto mix per far conoscere il mondo delle corse senza annoiare con troppi tecnicismi. Bravo Roberto
Gianni
Un racconto scorrevole dove l’argomento principe e’ automobilismo storico non disdegnando aspetti culturali e personali simpatici
Gianni
Roberto+G.
Questa volta impossibile per me non recensire,Fittipaldi uno dei piloti che mi ha fatto appassionare di F1 da ragazzo,anche questa volta la lettura dell’articolo mi ha fatto conoscere le sfaccettature di questo mondo motoristico così affascinante!
Grazie Roberto , attendo il prossimo!
Angelo
Leggo sempre con tanto piacere gli argomenti trattati da Roberto, anch’io seguivo la F1 in quegli anni e il personaggio di Fittipaldi era un pilota che non passava tanto inosservato aveva sempre un atteggiamento sempre scherzoso a differenza di Senna suo connazionale un abbraccio virtuale a tutti gli appassionati grazie Roberto