Anche il Riboli Team promuove la diffusione della campagna sulla sicurezza stradale promossa da ACCPI “Siamo sulla stessa strada: rispettiamoci” Il tema della sicurezza stradale è sempre più al centro dell’agenda dei lavori da mettere in cantiere per rilanciare la mobilità sostenibile e garantire adeguate tutele a chi usa la bici per spostarsi o per praticare attività sportiva. Per questo anche il Team Autozai Petrucci Contri promuove la diffusione della campagna promossa da ACCPI (Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani) “Siamo sulla stessa strada: rispettiamoci”, allo scopo di sensibilizzare gli utenti della strada al rispetto reciproco e ad una maggiore attenzione verso ciclisti e pedoni. Da qui la necessità di introdurre alcune semplici regole di convivenza civile, come osservare una distanza minima di 1,5 metri per il sorpasso dei velocipedi. <<È doveroso premettere che anche i ciclisti devono prendere coscienza dei rischi che si corrono in strada e comportarsi di conseguenza, per tutelare la propria ma anche l’altrui incolumità. – così il presidente Enrico Mantovanelli – I nostri ragazzi, come chiunque pratichi attività agonistica di un certo livello, sono capaci di procedere talmente affiancati da occupare sulla carreggiata lo spazio di una persona, ma non di rado i cicloamatori, che sono la stragrande maggioranza di chi va in bici, tendono a stare troppo distanti tra di loro, spesso anche in gruppi di 3 o 4, con seri rischi per la sicurezza stradale. Prendendo spunto da quanto sta già succedendo in altri paesi europei come la Spagna, piuttosto che in altre città italiane, anche noi come società ciclistica stiamo cercando di promuovere questa iniziativa nei vari comuni della provincia di Verona. Lo faremo attraverso una mozione con cui inviteremo le amministrazioni locali ad installare sulle strade sprovviste di percorsi ciclopedonali un’apposita segnaletica.>> Che di per sé non avrebbe forza di legge, visto che le modifiche agli artt. 148 e 149 del Codice della Strada già approvate dalla Commissione Trasporti della Camera nel marzo 2019 erano state poi bloccate dal Ministero delle Infrastrutture, ma di sicuro sarebbe un ottimo punto di partenza. Negli ultimi anni in Italia il numero di incidenti che hanno coinvolto soggetti “deboli” come i ciclisti, causandone la morte o lesioni permanenti, è aumentato in maniera preoccupante. Per questo non è più possibile rimandare l’introduzione di una norma che riconosca alle biciclette il diritto di circolare in sicurezza con uno spazio minimo definito che le tuteli durante i sorpassi degli autoveicoli. <<Il primo comune della provincia a cui abbiamo proposto l’iniziativa è stato quello di San Giovanni Lupatoto, che nel 2020 per il secondo anno consecutivo ha ottenuto dalla FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ndr.) il riconoscimento di “Comune ciclabile”, ma l’idea – concludeMantovanelli – è quella di coinvolgere tutte le amministrazioni locali attraverso una capillare campagna di comunicazione.>> Copyright © 2021 Riboli Team, All rights reserved. You are receiving this email because you opted in via our website. Our mailing address is: Riboli TeamVia Don Perbellini 1Illasi, VR 37031 Italy Add us to your address book Want to change how you receive these emails? You can update your preferences or unsubscribe from this list. |