Saranno Famosi?
Qui Lecce – Ludovico Malorgio – Area8
Sono entrambi salentini, cresciuti insieme nella stessa palestra, campioni di muay thai e con palmares ricco di vittorie. Fabio Puce di Acaya, frazione di Vernole (unico esempio di città fortificata del Meridione) a circa 10 km da Lecce, e Andrea Liuzzi di Taranto, la bella ‘città dei due mari’, tristemente nota anche per ex Ilva che avvelena l’aria, pochi giorni fa a Pescara, si sono ritrovati sul ring l’un contro l’altro armati per contendersi il titolo mondiale di questa specialità, nota anche come boxe tailandese. Nel match mondiale tutto salentino ha avuto la meglio Puce che, al primo attacco, ha riaperto una ferita sul volto del compagno-avversario, provocando l’intervento medico che, di fatto, ha sancito la sua vittoria. Un verdetto é stato accolto da entrambi con serenità, a suggello di stima reciproca e amicizia vera, consolidate negli anni dall’appartenenza alla stessa scuderia, la Oltrepò di Lecce.
E proprio il loro maestro Fabio Siciliani, pluricampione del mondo e direttore con il fratello Gianluca di questa società, poco prima della finale aveva ‘benedetto’ i suoi allievi aspiranti al titolo iridato con queste parole: “Per me sono campioni entrambi, se sono arrivati in finale vuol dire che sono i migliori”. Il torneo mondiale era stato programmato in tre tappe: la prima si è svolta regolarmente il 21 dicembre scorso a Vasto, con la partecipazione di 16 combattenti ai ‘quarti’ di finale. La seconda tappa per le semifinali, prevista per il 15 marzo scorso al palasport ‘Ventura’ di Lecce’, é saltata per la pandemia, per cui gli organizzatori federali hanno concentrato semifinali e finale nella sola notte del 27 marzo scorso al palasport di Pescara, dove Puce , dopo aver battuto in semifinale il marocchino Oussama Rebbani, ha confezionato il suo successo mondiale . Non si può negare che sull’esito della finale tra i due allievi del maestro Siciliani abbia avuto un ruolo importante anche la fortuna. Una vittoria per intervento medico all’inizio del match lascia sempre qualche legittimo dubbio sui meriti ed il valore dei due contendenti. Per questo motivo forse é più giusto considerare campioni entrambi, come sosteneva Fabio Siciliani. Ma Puce e Liuzzi diventeranno famosi presso il grande pubblico italiano? L’interrogativo é d’obbligo perché il muay thai oggi é uno sport di nicchia con un seguito molto esiguo di appassionati. Si può rispondere semplicemente che il loro successo dipenderà dalle vittorie importanti, che sapranno conquistare, ma anche dal destino del muay thai, fino ad oggi considerato un’arte marziale e basta. Solo di recente, infatti, il Comitato Olimpico Internazionale lo ha riconosciuto come sport ed ha assegnato un finanziamento triennale alla sua federazione. Questa decisione del Cio rappresenta un importante passo avanti verso definitiva consacrazione del muay thai come sport olimpico, ma passerà ancora molto tempo prima che esso entri nel grande ‘circo’ olimpico. Potrebbe accadere a ‘Los Angeles 2028′, forse anche dopo, ma la strada é segnata. E’ quasi certo che Fabio Puce e Andrea Liuzzi, non faranno in tempo, per motivi anagrafici, a salire sul ring olimpico, ma potranno ugualmente ‘diventare famosi’, se con le loro imprese, sapranno essere ‘testimonial’ ed appassionati apripista per i giovani, che si accosteranno al muay thai, futuro sport olimpico.
LE SCHEDE – Fabio Puce, 29 anni, pratica il Muay Thai da nove. Dipendente a tempo determinato di un’agenzia regionale forestale, ha fatto il barista, il bagnino e altri lavori. Ama la pesca, ma il lavoro e gli allenamenti gli impediscono di praticarla. In carriera ha disputato 45 match di cui 32 vinti (10 per KO), 10 persi e 3 pari. Col titolo mondiale ‘prof’ appena conquistato, nel suo palmares figurano 5 cinque titoli italiani dilettanti, l’oro al World championship di Jakarta, una medaglia d’argento ed una di bronzo ai mondiali WMF di Bangkok.
Andrea Liuzzi ha 30 anni e pratica il muay thai da quando ne aveva 17. Da due anni é titolare di una palestra nella sua città, ma due volte alla settimana si allena a Lecce alla ‘Oltrecorpo’ con i maestri Siciliani per affinare la sua tecnica di combattimento. Ha disputato 37 incontri in carriera di cui 28 vinti, 8 pareggiati, 1 perso, 4 ko. Vanta 4 titoli italiani dilettanti, i titolo italiano ‘pro’ nella cat. 67 kg., una medaglia d’oro agli ‘Europei’ Iska 2014, una medaglia di bronzo Mondiali WMF di Bangkok.
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