NIVES FOZZER, la veterana dell’atletica triestina
Qui Trieste – Andrea Ceccotti – Area12
A 91 anni non finisce di stupire e continua a vincere e a dimostrarsi più forte di tutto, tempo compreso.
Il 19 marzo ad Ancona, nella seconda giornata dei Campionati master, ha migliorato il primato europeo della categoria W90 nel getto del peso con la misura di 5,35 metri.
Il record precedente? Demolito, annientato. Era di 4,73 e apparteneva mica a una sconosciuta. Nives ha estromesso dal libro dei primati Gabre Gabric che da discobola partecipò in gioventù a due Olimpiadi (Berlino 1936 e Londra 1948). La Gabre (Ljubica all’anagrafe) Gabric nata a Imoschi, 200 Km da Zara, nel 1914 quando il territorio era sotto l’Impero austro-ungarico. In seguito alla morte della madre, bambina, emigrò negli Stati Uniti e sette anni dopo ritornò a Zara, diventata nel frattempo italiana. Si affermò nel lancio del disco e partecipò con la maglia azzurra alle 2 Olimpiadi del ‘36 e del ‘48.
Suo genero è stato uno dei maggiori specialisti italiani di tutti i tempi negli ostacoli, Eddy Ottoz.
Ma torniamo a Nives Fozzer. Triestina, classe 1930 e portacolori della Nuova Atletica dal Friuli. Inesauribile la sua passione che l’ha portata alla fine degli anni Cinquanta a diventare la prima atleta della sua regione capace di correre i 400 metri in meno di un minuto, con 59.7. Ai tricolori di Ancona era la meno giovane in assoluto tra tutti i partecipanti. Una presenza che qualcuno superficialmente e senza magari conoscerla, avrebbe potuto catalogare più che altro come nota di colore. Ancora una volta, invece, alla fine della manifestazione i riflettori se li è presi tutti lei. E per i risultati. Dopo aver iniziato a 4,95 cresce a 5,23 e 5,32 con l’attrezzo da 2 chilogrammi, poi 5,18 e 5,29, per chiudere con la misura più lunga e il record al sesto e ultimo tentativo!
Nives scherza con il tempo, migliora le proprie prestazioni, batte ogni volta l’incredulità di chi assiste alle sue performance. Pensate: nel week-end precedente, dopo essersi sottoposta alla vaccinazione anti-Covid, ha vinto quattro titoli alla rassegna invernale a Viterbo e anche in quell’occasione ha voluto esserci. Una bellissima storia in tempi di pandemia!
L’anno scorso a “soli” 90 anni, nell’arco di una settimana aveva portato a casa 6 italiani master. Prima a Lecce, sede dei Campionati Italiani di pentathlon dei Lanci: 9,08m nel disco, 6,34 nel martellone, 7,12 nel giavellotto, 5,13 nel peso e 12,66 nel martello, per un totale di 3205 punti.
Nonostante la caduta in treno durante il viaggio di ritorno che aveva fortunatamente comportato solo una serie di lividi, la settimana successiva e come sempre agguerrita, si era presentata ad Arezzo catturando l’attenzione ai campionati Italiani individuali Master su pista. 4,95m nel peso, 13,34 nel martello, 8,99 nel disco, 7,55 nel giavellotto, 5,75 nel martellone, queste le misure fatte allora registrare.
Allora, dopo quegli eccezionali risultati, si dichiarò emozionata nel tornare dopo tanto tempo di inattività in pedana ma non soddisfatta del tutto. “Sono certa di poter migliorare non appena avrò modo di allenarmi di nuovo con costanza”. Con tutte le precauzioni si preparò così a tornare in pista, tenendo fede alla promessa fatta allo scomparso marito Bruno. E i fatti le hanno dato ragione considerando i risultati poi ottenuti che si vanno a sommare ad un palmares di spessore: ancora oggi la Fozzer figura nelle graduatorie regionali assolute fra le prime 10 di sempre sui 400m. Una longevità che da sola e già un primato mondiale per questa splendida ragazza di 91 anni.