Qui Lecce – Ludovico Malorgio – Area8
Come in un ‘Giro’ durato un anno, Planet, dopo dodici tappe, ha tagliato il traguardo in ‘rosa’… Passatemi la metafora, un pò scontata, ma ritengo che il ruolo del nostro direttore, per raggiungere il ‘massimo’ risultato, sia stato fondamentale. Tanto quanto per un capitano che guida una squadra che corre per vincere. Compatta, convinta e agguerrita. Penso che per il raggiungimento del prestigioso obiettivo dei 100.000 lettori siano stati determinanti la professionalità, la lungimiranza e l’entusiasmo di Massimo Rosa, che ha pensato, creato, allevato e nutrito sino alla maggiore età questo giornale panathletico. Sì, d’accordo, anche il lavoro di squadra é stato fondamentale per il successo di Planet. E’ giusto che se ne parli, che si riconoscano i meriti della redazione, di cui emergono costantemente competenza e mestiere, ma il ruolo del direttore é sempre determinante.
Come ci insegna la storia dei grandi quotidiani sportivi, sono stati i grandi direttori a renderli tali. Resterei in ambito del mio ‘Corriere dello sport’ per ricordare che il periodo di massimo fulgore, a cavallo degli anni 70’/’80, é stato raggiunto con i miei mitici direttori Antonio Ghirelli e Giorgio Tosatti, che nel 1982 confezionò personalmente il titolo di prima pagina ‘Eroici’, per celebrare la vittoria dell’Italia ai Mondiali di calcio di Spagna. Nell’occasione il Corsport stabilì il record di copie vendute in un solo giorno, 1.696.966. Ma posso fare l’esempio dei livelli di eccellenza, in termine di tiratura e di lettori, raggiunti da “Gazzetta dello Sport’ con i grandi direttori Gino Palumbo e Candido Cannavò. Insomma, non ci sono dubbi, abbiamo un grande direttore e dobbiamo rendergli merito di questo successo. Gli dobbiamo anche riconoscere la funzione di stimolo che svolge nei confronti di noi redattori, con uno stile discreto, fermo, ma non invasivo, direi quasi delicato. E anche singolare nelle espressioni quasi monosillabiche, ‘vai’, fai’, ‘ok’, ‘Yes Sir’, che usa abitualmente per approvare una proposta o autorizzare un articolo. Cambia completamente registro e si scatena quando scrive di Planet, ne registra i progressi e mette in risalto i successi. Lo sente vibrare dentro, lo tratta con affetto ed entusiasmo, come una sua creatura, qual é. Detto doverosamente del ‘Dir’, viene subito il discorso, non secondario, dei contenuti di grande interesse che propone Planet. C’é sempre un sapiente tocco di originalità sia nella scelta degli argomenti, che nel modo con cui i redattori li trattano. Come quotidiano sportivo é molto attento alla cronaca sportiva, é sempre sulla notizia, molto concentrato sull’attualità, ma non trascura approfondimenti su fatti e aspetti del mondo dello sport e di settori afferenti, poco noti o addirittura sconosciuti.
E poi, che dire delle curiosità, delle novità, che proponiamo ai lettori! Per quanto mi riguarda, nonostante gli oltre cinquant’anni di professione, senza la sapiente imbeccata del ‘Dir’, avrei continuato ad ignorare che il ‘rules’ é il football australiano, molto simile al rugby inglese, o che Francesca Stefanelli, eclettica atleta leccese, é stata la prima italiana ed europea ad approdare in Usa per giocare al ‘Lingerie football League’, in cui le giocatrici indossano, si fa per dire, solo slip e reggiseno, oltre al casco e al salvaspalle. E forse, io ‘marinaro’ del Salento, ‘Terra di sole di mare e di vento’, non avrei mai scritto un pezzo per rendere omaggio al grande alpinista Cesare Maestri, che ci ha lasciato per sempre qualche mese fa. Confesso che all’inizio mi meravigliavo, ora non più, avendo elaborato la linea che Massimo Rosa ha dato al giornale. Ho parlato della mia esperienza con Planet e, in conclusione, mi permetto di ribadire che la nostra è una grande squadra di giornalisti, che dimostrano mestiere e capacità di fare cronaca, commento e approfondimento con onestà ed in perfetta coerenza con i principi della deontologia professionale. L’elevata qualità del prodotto che offriamo, la curiosità e l’interesse che destiamo, credo che siano il segreto (non tanto… segreto) del successo di Planet, il ‘nostro’ giornale. Grazie Dir e complimenti a tutti! Ad maiora e Buona Pasqua.
P.S. – Caro Dir, non vorrei passare per ruffiano, ho scritto solo ciò che pensavo. Se lo ritieni, non pubblicare questo pezzo, sincero e da parte mia doveroso. Un abbraccio, Ludovico
E invece, Caro Ludovico, pubblico anche il tuo P.S., e aggiungo che mai e poi mai pensavo di godere di così tanta considerazione, che mi mette in imbarazzo, non sentendomi quello che leggo. Io sono molto semplicemente Massimo Rosa, una persona che ama il giornalismo. Né più né meno. Grazie comunque per avermi scoperto.