Ivan Juric dixit: “Guardo indietro ma anche avanti, l’importante e mantenere lo spirito giusto”
Qui Verona – Massimo Rosa
L’abbiamo scritto la volta scorsa: Juric che ci sia il Canicattì o la Juventus difronte poco importa, si difende attaccando. E i risultati si vedono. L’Hellas vola, e questa sera impallina il povero Benevento, vittima sacrificale del calendario. Ha rifilato tre sonore mazzate ai campani, che, più che altro, sono stati spettatori dell’incontro, tanta è stata la supremazia di gioco veneta. Non sono più una novità l’asfissiante pressing, la velocità, la rapidità di palleggio, le corse sulle fasce, i cross, il gioco areo di tutti i reparti, e l’armonia di squadra in campo e fuori, il tutto sotto la magica bacchetta del maestro Ivan Juric, che a questo punto potrebbe dirigere il Concerto di Capodanno di Vienna. In sintesi è il gioco che piacerebbe agli spettatori che non ci sono. Con i tre punti di stasera l’Hellas sopravanza il Sassuolo di due punti, e si accomoda all’ottavo posto attendendo questo fine settimana il Milan, ch’è riuscito a pareggiare tra le mura meneghine, con l’Udinese, solo al minuto 95.Saranno altri novanta minuti di divertimento…alla tv.