“ RUOTE D’ORO “ – Gold Wheels – Capitolo n. 21
A.R. Giulietta Sprint
Qui Verona – Roberto Gerosa
Fondata nel giugno 1910 l’A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) si completerà nel 1918 come ALFA ROMEO a seguito del controllo della Società da parte dell’ing. Nicola Romeo (1876/1938), che aveva fondato nel 1906 assieme ad altri investitori la Società “Ing. Nicola Romeo & C.”. Dopo aver debuttato nel 1919 alla Targa Florio con una vettura A.R. 40-60 HP e dopo alcune cause sul nome ALFA, iniziò nel 1920 la commercializzazione del modello 20-30 HP ES.
È curioso sapere che nel 1923, quando il pilota Ugo Sivocci partecipò alla Targa Florio, dipinse per scaramanzia sulla carrozzeria un quadrifoglio, che da quel momento presenziò in tutte le partecipazioni sportive della Casa milanese. Nel 1933 la Società Alfa Romeo divenne di proprietà dello Stato Italiano tramite l’IRI, continuando con la produzione artigianale fino agli anni cinquanta, quando sostituita in seguito dalla catena di montaggio. Considerate le problematiche economiche e organizzative che l’impegno del nuovo modello chiedeva, fu attivata una sottoscrizione pubblica di capitali tramite l’emissione di cartelle fondiarie dell’IRI e, per stimolarne l’acquisto, fu indetta anche una lotteria premio di una nuova Giulietta Sprint.
Quest’ ultimo passaggio, mi esorta a paragonare le esigenze di quegli anni ai giorni nostri rilevando che, in alcune circostanze, la storia si ripete. Presentata nel marzo del 1954 al Salone dell’automobile di Torino, la Giulietta Sprint fu costruita fino al 1965. Assemblata da Ghia e Bertone che poi proseguirà in autonomia, aveva un motore di 1290cc, una potenza di 65CV (DIN), un carburatore doppio corpo e raggiungeva una velocita di 160 km/h. Nel 58’ subirà delle modifiche come il cambio a cloche, in precedenza era al volante, e la potenza del motore che aumentò la velocità a 165 km/h. Seguirà la versione Veloce alleggerita e con finestrini scorrevoli.
Non mancherà nemmeno la versione spider che fu un grande successo e, fedeli al binomio ”donne e motori”, non poteva mancare una presentazione con un’ icona sexy quale Brigitte Bardot. Nata nel mese di settembre del 1934 a Parigi, iniziò la sua carriera da modella e poi da attrice e dal 1962 fu un’attivista per i diritti degli animali istituendo nel 1986 la Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali. Dopo aver girato una cinquantina di film si ritirò dalle scene nel 1974 e attualmente risiede nella sua storica villa “La Madrague” a Saint Tropez. Vi confesso che tra i miei ricordi ho una sua foto in bikini da lei autografata. . .una vera “bomba”!
Dimenticando la “bomba”, rammento che all’inizio degli anni 80’ assieme a mio fratello Giovanni, partecipammo e vincemmo i primi due posti in classifica alla rievocazione storica del Circuito di Bovolone (Veneto); lui correva con una Giulietta Sprint del 1958 mentre io con una Fiat 1100 Zagato del ‘54. Era una gara di velocità dove i cronometristi avevano in dotazione i “cipolloni”, speciali cronometri di precisione a funzionamento meccanico che la Federazione Cronometristi Italiana metteva loro a disposizione oppure che erano di proprietà del cronometrista acquistato direttamente alla Federazione. Questi cronometri verranno poi in parte sostituiti da strumenti elettronici più precisi e collegati ad una fotocellula. Quest’ ultima, al passaggio della motocicletta o della vettura (normalmente era posizionata all’altezza di 20 cm. da terra) trasmette un impulso verso lo strumento rilevatore del tempo. Il circuito si trovava all’ interno del Comune di Bovolone le cui origini risalgono al 2.500 a. C., in quanto, in località Prato Castello, è stata scoperta una necropoli dove sono stati trovati oggetti come urne cinerarie, sepolcri, vasi, punte di freccia e coltelli in selce lavorata e addirittura un pozzo in legno. Inoltre, il nome Bovolone sembrerebbe derivare da un personaggio longobardo, un certo “Bodilo” e dal nome che aveva nell’ anno 813, la località “Bodolone”. Tornando ai giorni nostri, con un bel salto di anni, a Bovolone è possibile visitare la chiesa di S. Biagio (XII secolo), il Santuario della Beata Vergine della Cintura (eretto nel 1648) e il villaggio preistorico all’ interno del Parco Valle del Menago, un tuffo nel passato per scuole e famiglie.
Il nonno mi raccontava che in quel circuito negli anni ’50, anche lo zio Sardo e mio padre se le davano di santa ragione a colpi di risultati perchè, salvo qualche caduta fortunatamente non grave, erano spesso tra i premiati. Lo zio correva con una moto RUMI Sport 125cc, di cui ne abbiamo parlato a dicembre nel capitolo n. 16 di questa rubrica, mentre mio padre con una Mondial 125cc A.C.T. contro avversari del calibro di Ubbiali, Ruffo, Provini, Villa, ecc.
Tornando alla Giulietta, i colori delle vetture all’inizio della produzione erano il rosso e l’azzurro mentre il costo era di 1.900.000 lire. Oggi, per l’acquisto di una storica Giulietta Sprint 1300, presentabile, la richiesta varia dai 45.000 ai 60.000 euro.
*Per informazioni relative al mondo delle auto storiche o per trasmettere foto con notizie di rievocazioni storiche, il numero gratuito è: 3755459855 tramite WhatsApp.
*Ringrazio come sempre tutti i lettori/lettrici e gli “specialisti” per i loro commenti.
*Si svolgerà dal 4 al 6 marzo la gara di regolarità “Winterace” in località Cortina d’Ampezzo per auto storiche costruite entro il 1976.
6 Comments
GIACOMO
Ottimo articolo, sempre carico di informazioni e di esperienze sul campo di Roberto, interessante anche l’aneddoto del quadrifoglio che tuttora rimane per identificare le versioni sportive dell’Alfa.
Giampaolo
Come sempre, Roberto, I tuoi articoli sono una fonte di notizie d’epoca di grande interesse! Bravo! È sempre un piacere leggere queste righe e immergersi nel passato delle automobili, grazie!
Gianni
Ancora una volta gli articoli di Roberto Gerosa ci permettono di conoscere alcuni momenti di storia e non solo di auto storiche. Simpatico il passaggio B.B. Saluti Gianni
Roberto+G.
Che bella e interessante storia…attendo con molto curiosita’ la prossima!
Luca+Veloso
Mi sa che la parte relativa all’autografo di B. B. ti ha ispirato questo articolo… A parte gli scherzi, come sempre ottimo connubio tra storia sportiva e aneddoti personali… Complimenti e avanti col prossimo
Emanuela
Articolo interessante B.B. oltre una bella donna ammirevole per le sue battaglie per gli animali