–A cura di Giuseppe Balzano-
Negli ultimi mesi della presidenza del dott. Montemurro, fu avviato il progetto “Futsal in soccer“. Il nome è già una garanzia e l’obiettivo era quello di creare una sinergia tra i club professionistici di calcio a 11 e il futsal, per la formazione tecnica del giovane calciatore ma non solo.
La Prima societa’ ad aderire fu la Robur Siena che con il progetto di affiliazioni Youth Project, si concentrerà principalmente sull’attività di base dei ragazzi che si approcciano al mondo del calcio.
L’esempio del Siena Calcio fu seguito da un discreto numero di società professionistiche tra cui la Pro Vercelli ma, a far rumore, è stata l’adesione della Juventus che, fin dall’inizio della stagione in corso, ha abbracciato il progetto “Futsal in Soccer”.Infatti il 16 luglio 2020, sul proprio sito ufficiale, la Juventus ufficializzava la nascita dell’Area Futsal all’interno del proprio settore giovanile. Apripista verso le innovazioni, il club bianconero, affidando la gestione all’ex Ct della Nazionale di futsal Alessio Musti apriva le proprie porte al pallone a rimbalzo controllato. A distanza di sei mesi dall’inizio dell’attività di campo, l’allenatore della Juventus che ha avuto l’occasione di portare il Futsal all’interno del più importante club professionistico italiano, ci dice – “Non posso certo dire che mi manca il futsal, non giro per i palasport d’Italia, ma sono totalmente preso dal progetto stando in campo 10 ore al giorno. All’interno del mondo Juve sto provando a trasmettere l’amore che ho per questa disciplina e lo faccio raccontandone tutti gli aspetti positivi“.
L’apertura di Juventus verso il futsal nasce a seguito di una valutazione circa le opportunità offerte dall’applicazione delle metodologie tipiche del futsal ai fini del completamento del percorso di crescita dei ragazzi del vivaio bianconero.“Devo ringraziare la precedente presidenza della Divisione – prosegue Musti – che mi ha permesso, assieme ad Alfredo Paniccia, di sviluppare il progetto Futsal in Soccer. L’idea di interazione fra le discipline nasce da lì e sono contento che questa ideologia sia condivisa anche dalla presidenza Bergamini”.Il drop-in e il drop-out dei calciatori di calcio 11 è stato infatti uno dei temi principali della campagna elettorale che ha portato Bergamini all’elezione presidenziale. “Futsal in Soccer – continua Alessio Musti – ci ha permesso di entrare all’interno dei settori giovanili dei club professionistici e devo dire che spesso abbiamo trovato poca conoscenza del futsal, in particolare rispetto alla bellezza e all’utilità che questo sport può avere nei confronti del calcio, con particolare riferimento all’attività di base e ai settori giovanili. Con Juventus ci sono stati degli incontri formativi all’interno degli “Juventus Studium” e da lì è partita la nostra collaborazione”.
Passati sei mesi di lavoro sul progetto, l’idea che calcio a 11 e calcio a 5 possano lavorare di pari passo si è ancor più radicata: “ Il progetto Juve non si discosta molto da quanto disegnavamo con Futsal in Soccer. La settimana è strutturata su una parte analitica, una situazionale e una prevalentemente legata alla gestualità specifica, fino al rafforzo dei duelli individuali come l’uno contro uno. Questo tipo di percorso è vitale, non solo ovviamente per i club professionistici, ma anche per il mondo del calcio a 5 che potrebbe così beneficiare e attingere a un grande bacino di giocatori, andando ad intercettare tutti quegli atleti che finiscono il percorso nel settore giovanile (il drop-out )”.
Il mister bianconero è del parere che per far sì che questo possa essere un percorso valido da estendere anche ad altri club calcistici, bisognerebbe lavorare anche in un’altra direzione ovvero quella della formazione di allenatori e istruttori di calcio per il calcio a 5.
“Dai 6 ai 10 anni – conclude Musti – i due sport sono identici e per questo si può fare un lavoro di indirizzo del giocatore verso entrambe le discipline. Vitale sarebbe dare ai ragazzi i giusti strumenti e le giuste conoscenze di un possibile doppio sbocco futuro. Le prossime generazioni di calciatori conosceranno il calcio a 5, il pallone a rimbalzo controllato e le regole di questo sport. D’altronde, all’estero (soprattutto Uruguay, Brasile, Argentina e Spagna, il Futsal è stato introdotto nei settori giovanili di squadre professionistiche da quasi 20 anni. Sarebbe – conclude il neo allenatore del settore giovanile della Juventus – una tra le piu’ importanti riforme di cui, a parer mio, avrebbe bisogno il nostro calcio.”
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