-Regole dello Sport–
Di Massimo Rosa
Contrariamente ad altri “funsport” (sport del divertimento) lo Snowboard ha conosciuto una rapida quanto forte espansione, capace di scomodare sociologi a dissertare sul nuovo modo “d’essere” sulla neve delle nuove generazioni di questo recente fine-inizio millennio.
Di certo lo Snowboard è la rivoluzione
Fa impazzire giovani ed “anta”
LO SNOWBOARD = LIBERTA’
Ovunque la Tavola conquista gli amanti del brivido e della fantasia
LA STORIA (O UNA DELLE STORIE)
Era il giorno di Natale del 1965, quando il signor Shermann Popper pensò bene, senza saperlo, di regalare alle proprie figlie Wendy e Laurie il primo snowboard della storia, unendo tra loro, con semplice fantasia, il paio di sci di ognuna d’esse. Così ha inizio la giovane storia dello snowboard.
C’è da giurare che Popper fosse un provetto surfista, che con i suoi amici, una volta riscontrato il divertimento delle proprie figliole, pensò di migliorare quella strana creatura.
Ancora una volta è dunque la California, la terra del sogno americano e non solo, fabbrica costante di miti e tendenze cosmopolite, dove tutto è fresco, giovane e piacevole, a creare il mito dello “Snowboard”, ultima creatura del ventesimo secolo.
Lo snowboard non poteva che diffondersi rapidamente tra i giovani di tutto il mondo, per la rapidità di apprendimento e per la sensazione di profonda libertà ed emozioni che sa regalare ai suoi praticanti.
Emozioni che hanno catalizzato le attenzioni di molti sciatori che, dopo aver provato la tavola da neve, hanno deciso di abbandonare la vecchia disciplina per dedicarsi allo snowboard.
Oggi quel bizzarro sport è divenuto olimpico.
SNOWBOARD VEICOLO-MEDIA DI FINE ED INIZIO MILLENNIO
Contrariamente ad altri “funsport” (sport del divertimento) lo Snowboard ha conosciuto, nel breve volgersi di due lustri, una rapida quanto forte espansione, capace di scomodare sociologi a dissertare sul nuovo modo “d’essere” sulla neve delle nuove generazioni di questo recente fine-inizio millennio.
Di certo lo Snowboard è la rivoluzione, in grado d’imprimere nuovi impulsi agli operatori di settore, perché ancorati a vecchi concetti del solo mercato dello sci.
Da ora in poi non solo sci, ma anche Snowboard !
Abbiamo individuato 20 punti che hanno determinato questo successo:
- I GIOVANI
- L’ENTUSIAMO
- LA TAVOLA
- LA LIBERTA’
- LA CREATIVITA’
- LA VELOCITA’
- LA SCOSSA DEL BRIVIDO
- LE SENSAZIONE SPESSO DI VOLARE
- E’ UNO SPORT “IN”
- UNO STILE DI VITA INDIVIDUALE ESPRESSO ATTRAVERSO: LA MUSICA, L’ABBIGLIAMENTO ED IL COMPORTAMENTO “CONTROCORRENTE”
- LA CAPACITA’ DI GRANDE AGGREGAZIONE
- ESSERE SOLI, IN POSTI IMPENSABILI, CON IL PROPRIO SNO’
- LA CONTINUA COMPETIZIONE
- IL GRANDE SENSO DELL’AMICIZIA
- LA BIRRA
- DORMIRE SPESSO DOVE CAPITA, DOVE C’E’ SEMPRE UN AMICO PRONTO AD OSPITARTI
- I GRANDI SPAZI
- LA NEVE POLVEROSA
- IL SOLO RUMORE DELLO SNO’ NEI GRANDI SILENZI SULLE PENDICI ESTREME DELLE IMMACOLATE VETTE
- L’ESSERE SEMPRE E COMUNQUE GRANDI PROTAGONISTI.
ESORDIENTI ATTENZIONE!
Come il tennis lo snowboard è asimmetrico, poiché si utilizza soprattutto un lato del corpo obbligato in movimento in una certa direzione, tanto che i più giovani è meglio che lo pratichino con moderazione.
Sotto i dieci anni ossa e muscolatura si stanno sviluppando, quindi l’eccessiva pratica può apportare modifiche strutturali.
Per chi si avvicina per la prima volta non è consigliabile il “fai da te”, che farebbe desistere dal continuare a praticarlo per le troppe cadute, bensì è preferibile rivolgersi ad una scuola di maestri di sci o ad un’apposita di “Snò”.
LA PRIMA SENSAZIONE
Non s’impressionino gli sciatori se alla prima esperienza si sentiranno prigionieri avendo i piedi immobilizzati in una morsa, poiché la sensazione in un paio di volte scompare.
Meno traumatico invece è l’approccio per chi proviene dal surf da onda o dal windsurf, perché già abituati ad avere i piedi immobilizzati.
NON GASATEVI TROPPO
E’ consigliabile chi fosse alle prime esperienze di non scegliere discese troppo ripide, perché acquistando immediatamente velocità si tende ad irrigidire i muscoli, provocando così continue cadute.
Dunque la prima scelta dovrà essere di un percorso dolce che permetta un maggior controllo dell’attrezzo.
In genere per tutti è più facile apprendere i movimenti dello snowboard che quelli dello sci.
E’ FONDAMENTALE SAPERE
Innanzitutto si è regular o goofy ? Si è regular quando si surfa con il piede sinistro a valle, si è goofy quando invece si surfa ha il destro a valle. In parole povere chi è gooffy è mancino.
Come accorgersi se si è regular o goofy. E’ sufficiente mettersi una persona alle spalle e FARSI SPINGERE ALL’IMPROVVISO, il primo piede che posizionerete avanti sarà quello dominante, cioè quello che starà a valle.
LA FUNZIONE DEI PIEDI
Il piede che sta a valle ha la funzione di dare equilibrio e stabilità, mentre quello posteriore è il “ pilota”, cioè quello che imprime la direzione e le rotazioni.
FRONTSIDE E BACKSIDE
Impariamo a conoscere che cos’è il “ frontside” edil” backside “.
Le variazioni di direzione si ottengono spostando il peso su una delle due lamine per farla affondare nella neve quel tanto che basta, sostenendo quindi la tavola nella curva. Se la lamina interessata è quella della punta anteriore, si dice andatura front side; al suo contrario si dice backside.
Per dirla più facile in frontside si terrà una posizione con il viso a valle, in quella backside questo guarderà a monte.
LA DIVISIONE
Il mondo dello snowboard si divide in free-rider, freestyler ed alpiner.
Il primo ama la libertà, la neve fresca, il secondo il canalone dell’half-pipe, per fare le sue evoluzioni aeree, mentre il terzo invece predilige le piste dove zigzagare in velocità.
ESSERE ALPINER
La loro adrenalina è scivolare in velocità. La loro tavola ama mordere la neve della pista, ed ancor di più il ghiaccio. Curve e controcurve, in poche parole, sono il loro pane.
ERRORI DEGLI ALPINER
I più conosciuti sono due.
Il primo è quello del piegamento anticipato delle gambe che devono invece essere piegate solo al momento dell’uscita dalla curva: l’anticipo porta a tenere il baricentro troppo lontano da quello ideale della rotazione, facilitando la caduta.
Il secondo riguarda l’appoggio a terra della mano ad ogni curva. Questa al contrario toccherà terra solo quando e velocità lo permettono.
ESSERE FREERIDER
Se per gli alpiner l’adrenalina è la velocità, per i freerider è il surfare in neve fresca, disegnando e lasciandosi dietro una scia d’incantevoli ricami.
I freerider amano spesso caricarsi sulle spalle la loro tavola, raggiungendo a piedi vette incontaminate per le loro picchiate di “Xtreme”.
ERRORI DEI FREERIDER
Uno degli errori più comuni da evitare è quello di andare troppo piano, facendo così affondare la punta (nose) della tavola nella neve fresca perché il corpo è eccessivamente spostato in avanti. Viceversa se il corpo, quindi il peso, è arretrato si ottiene l’effetto galleggiamento, che permette una scivolata continua.
ESSERE FREESTYLER
Chi lo pratica è un vero e proprio acrobata, capace di figure aeree al limite dell’impossibile. I loro salti, come le uscite dal muro, o le rotazioni a 180°, per non parlare di quelle a 360° o di quelle 720°, sono l’ingrediente più spettacolare di questo esplosivo cocktail di bravura.
In questo caso parlare di errori è difficile da spiegare, ma una cosa c’è da tenere ben presente che questa disciplina dello snowboard richiede una forza esplosiva muscolare di notevole intensità, poiché al momento del “decollo” necessità tirare fuori tutta la forza che si ha per cominciare a volare.
PICCOLO GLOSSARIO
Powder: neve fresca
Trick: Manovra in aria o a terra
Run: la sequenza dei trick in una gara, manche di gara
Cliff: strapiombo da saltare
Grab: afferrare la tavola mentre si è in volo
Nose: punta della tavola
Tail: coda della tavola
Fakie: surfare con la coda in direzione di marcia
Goofy: surfare con il destro a valle
Regular: surfare con il sinistro a valle
Half-pipe: pista con sezione a U “mezzo tubo”, lunga dai 100 ai 150 metri, con muri alti mt.3,
Quarter-pipe: è il “quarto di tubo”, lungo tra i 15 ed i 20 metri
Woopps: serie di salti del bordercross
Handrall: ringhiera in legno o acciaio lunga dai 6 ai 12 mt.
Snowpark: parco delimitato riservato allo snowboard, dove ci si può cimentare nei jump, nel boardercross, nel pipe, ed il tutto a suon di musica.
Paraboliche: curve del tracciato di boardercross
LE SPECIALITA’
Lo snowboard ha diverse specialità agonistiche:
- Half-pipe
- Boardercross
- Duel (slalom parallelo)
- Carving (SuperG)
LE LORO PARTICOLARITA’
Half-pipe: letteralmente “mezzo tubo”, è la pista in cui i freerider, scivolando da muro a muro, acquistano quella velocità che permette loro di uscire dal muro il più alto possibile in modo da poter effettuare una serie di figure.
Il punteggio è stilato da quattro giudici, controllati da un responsabile, posti a fine pista, ognuno con un compito specifico. Una “run” (discesa) è quindi valutata per: movimento, rotazione, ampiezza e transizione.
Boardecross: la sua peculiarità primaria è quella di unire, in una sola competizione, alpiner e freestyler, divisi tra loro da un’eterna ed incolmabile rivalità-filosofica.
Gli atleti partono in batterie da quattro, affrontandosi su un percorso particolarmente accidentato, dove si susseguono salti (jump), gobbe (waves), curve paraboliche, chiocciole.
La formula è quella dell’eliminazione diretta, dove si qualificano i primi due di ciascuna batteria. Essere velocisti non basta, perché alla velocità bisogna unire padronanza dei salti e colpo d’occhio nell’anticipare la mossa del concorrente di fianco.
Carving (SuperG): è una competizione molto tecnica e difficile data l’alta velocità che si raggiunge.
La lunghezza ideale della pista è di mt. 700. Le porte sono molto ampie, poco angolate e poste a 20 metri l’una dall’altra. Si corre in una “run” unica.
Duel (Slalom Parallelo): contrariamente al Carving, il Duel si disputa su una lunghezza di pista più breve, dove sono poste una trentina di porte, distanti tra loro tra i 7 ed i 15 metri.
Si corre dunque su due tracciati paralleli: uno blu ed uno rosso.
Gli atleti per ogni singola “run” si cimenteranno una volta sul tracciato blu, ed una volta su quello rosso. Nella prima prova di qualificazione vale la somma dei due tempi generale. Poi si procede con il sistema “KO”, cioè si qualifica chi realizza il miglior tempo nelle due “run”, e così via sino alla finale, dove vale sempre il sistema “KO”.
LE TAVOLE
Allround: consigliate ai principianti da utilizzarsi nell’ alpine e freestyle su piste preparate.
Freeride: consigliate a provetti rider, ed impiegate nell’alpine e freestyle, in tutte le condizioni di neve e sia piste ad alta velocità, media e bassa.
Freestyle/Halfpipe: consigliate a provetti rider, da utilizzarsi nelle gobbe e freeriding, per tutte le condizioni di neve, con qualsiasi pendenza e velocità.
Alpine e Gara: consigliate a chi ha pratica lo slalom. Si utilizzano su piste ghiacciate e su qualsiasi tipo di pendio, anche ad alta velocità. Sono soprattutto tavole da gara.
GLI ATTACCHI E SCARPONI
Possono essere soft o hard, questi due termini stanno ad indicare quali specialità vengono praticate.
I rider che utilizzano le attrezzature soft, cioè morbide, sono quelli che praticano il freeriding, cioè l’half-pipe o che mano surfare in neve fresca.
Quelli invece che si cimentano sulle piste utilizzeranno materiale hard, cioè rigido. Scarponi ed attacchi, in questo caso, sono molto simili a quelli dello sci.
I CONSIGLI
Ecco alcuni consigli che ci sentiamo di dare soprattutto a chi è principiante.
- L’abbigliamento è preferibile che sia impermeabile e caldo, anche a stagione avanzata. Perché si raccomanda impermeabile: perché le prime volte le cadute non si contano, ed anche perché il surfista sta spesso seduto sulla neve.
- Conviene avere sempre i guanti, quelli da snowboard, poiché le curve, obbligando ad effettuare una traiettoria bassa, costringono spesso a mettere la mano a terra.
- Altro capo sono le ginocchiere.
- Ai bambini è consigliabile l’uso del casco, controllando anche che vi sia il cinturino di sicurezza sull’attacco della tavola.
- Chi non avesse la padronanza dell’attrezzo non si avventuri sui pendii difficili. Prendere velocità è un attimo.
- Lo snowboard richiede soprattutto ottimo equilibrio, quindi sinchè non avrete assimilato bene le tecniche faticherete molto.
- Nei primi tempi non surfate più di 2 ore, poiché sarete stanchi.
- Se la pista fosse ghiacciata attendete che la neve molli.
- Valutate il percorso prima di partire. Il consiglio è soprattutto rivolto agli ex sciatori, perché potrebbe capitare che in qualche tratto non si possa scivolare, ed allora dovendo camminare, chi fosse abituato ad aiutarsi con i bastoncini sarebbe in difficoltà.
- Chi volesse praticare il fuori pista, si affidi agli istruttori e solo e comunque dopo essersi informati sulle condizioni meteorologiche e sulla tipologia e spessore di innevamento.
- Attenzione al pericolo valanghe: evitare di surfare fuori pista quando non si conosce la montagna, né tanto meno nelle giornate a temperatura tiepida. Avere comunque sempre l’apparecchio che segnali la vostra presenza sotto la neve in caso di valanga o slavina.
- Evitate di prendere skilift troppo ripidi, ed inoltre ricordarsi di sganciare sempre il piede posteriore.
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