“Finalmente una donna potrà diventare un pilota professionista“
Di Alessandra Rutili
Julia, Doriane, Maya o Antonella. Uno di questi quattro nomi entrerà a far parte della storia dell’automobilismo. Una di loro sarà infatti la prima donna ad entrare nella Ferrari Driver Academy. Un traguardo importante per tutto lo sport, fortemente voluto dalla FIA Women in Motorsport Commission, che da anni si prodiga affinché venga promosso l’automobilismo femminile. A cogliere questa grande opportunità, in termini di visibilità e pubblicità, non poteva essere che la scuderia del cavallino, la Ferrari. L’azienda di Maranello non si è fatta cogliere impreparata ed ha accolto con entusiasmo la proposta della Fia supportando le ragazze più talentuose. E’ nato così, con l’intento di avviare alla carriera professionistica le donne, il programma Fia Girls on Track – Rising Stars. Una sfida che ha visto concorrere moltissime pilote provenienti da tutto il mondo. Tutte le ragazze avevano in comune, oltre che la passione per i motori, un sogno; entrare nella Ferrari Driver Academy. Un lungo percorso di selezioni svoltosi al Circuit Paul Ricard, in Francia con grandi esperti che hanno scelto tra una rosa di preparatissime atlete le quattro finaliste. La più giovane è la brasiliana Antonella Bassani di soli 14 anni, con lei la connazionale Julia Ayoub di 15 anni, la francese Doriane Pin di 16 e Maya Weug 16 anni, olandese. L’appuntamento per giocarsi il futuro è fissato per Giovedì 14 gennaio, quando sul circuito di Fiorano, dovranno sfoggiare le proprie abilità alla guida di una vettura di Formula 4 con gomme Pirelli.
Non solo prove su pista, le atlete dovranno superare prove attitudinali, test psico fisici e dimostrare di conoscere i regolamenti sportivi. Venerdì pomeriggio le atlete concluderanno la full immersion in Ferrari in attesa di conoscere la scelta dei commissari tecnici. Ad un pull di esperti toccherà il difficile compito di analisi dei dati raccolti, elaborazione dei test e proclamazione della vincitrice.
Nel 2021 per la prima volta nella storia della Ferrari Driver Academy una donna entrerà a far parte di questa prestigiosa “scuola”. Alla vincitrice, oltre che l’onore di essere la prima, spetterà l’onere di dimostrare che in pista, come in tutti gli altri settori sportivi e non, le donne possono essere come, se non migliori degli uomini.
Ai posteri l’ardua sentenza.
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