di Francesco Schilirò
È quello che tutti noi auspichiamo per questo 2021.Certamente i fuochi d’artificio per festeggiare il passaggio dal 2020 al 2021 di questa mezzanotte sembravano “liberatori” di una cappa che ci opprimeva. Questo è l’inizio di un mio articolo scritto per un’altra testata giornalistica con delle considerazioni sulla vita globale. Non potevo però esimermi dal fare delle considerazioni sul settore di specifica competenza della nostra rivista. E vorrei dire, povero 2020,nato male con una tara trasmessa dal predecessore 2019 ,diventata palese perché con sintomi conclamati nel febbraio 2020 di un male già preesistente. Lo sport, come il resto della nostra vita ,ha subito degli sconvolgimenti. L’attività motoria per alcuni periodi è stata bloccata. Sono “saltate” le Olimpiadi “sportemia “ quadriennale da tutti attesi e scalzati via dalla pandemia COVID 19 ( notare bene 19 e non 20).Timidamente è ripreso il calcio senza spettatori e purtroppo sottolineo purtroppo ,limitato nella visione e non “globalizzato “.Un’apertura a tutti, anche trascurando i propri interessi, avrebbe consentito di passare quei 90 minuti in spensieratezza e con gli stimoli del ”tifo”. Abbiamo messo a punto i webinar (esperienza a mio avviso da mantenere anche dopo il “rompete le fila”).Facciamo le maratone virtuali ,che ho difeso da qualche attacco ,perché sono un momento diverso di cimento sportivo, sempre prestazionale. Nel nostro movimento Panathletico ,tutti ci sforziamo di fare qualcosa per tenere le “fila” e fortunatamente non siamo caduti nel “disturbo bipolare”. Mi auguro che questo periodo possa essere stato utile a mettere a punto i motori per poter scattare allo start della ripresa della vita a360*.Buon anno 2021