–di Federica Zaniboni–
A chi non piace guardare la danza? Certo, magari non tutti i giorni e a tutte le ore, ma il fascino di questa disciplina, soprattutto considerando alcuni stili, è indiscutibile. E mentre la generazione dei cosiddetti “millennials” non ha ancora finito di commuoversi su alcune scene di Save the last dance – film del 2001 dedicato all’hip hop –, ecco che la danza arriva alle Olimpiadi. La fortunella, in questo caso, sarà nello specifico la breakdance, che dalle strade del Bronx dei primi anni Settanta approderà direttamente nella Parigi del 2024, pronta ad accogliere i Giochi.
Una scelta forse azzardata – che senz’altro solleverà non pochi dissensi –, ma ormai definitiva, secondo quanto stabilito dal consiglio esecutivo del Comitato olimpico internazionale, riunito a Losanna nei giorni scorsi. Lo scopo di questa decisione sembrerebbe essere la possibilità di abbassare l’età media del pubblico, attirando anche l’attenzione dei più giovani con uno sport altrettanto “giovane”. Dunque non stupisce che lo skateboard, il surf e l’arrampicata sportiva – già previsti per le Olimpiadi di Tokyo slittate al 2021 – saranno tutti riconfermati anche a Parigi. Se invece siete il tipo di persona affascinata dai salti fra i tetti e dalle acrobazie sui palazzi, potreste rimanere delusi: il parkour è stato scartato. Come se non bastasse, oltretutto, i 329 eventi che vedremo nella capitale francese saranno il 10% in meno rispetto all’edizione precedente, e anche il numero dei partecipanti – e di conseguenza quello dei podi – verrà diminuito (da 11.100 a 10.500). In compenso, però, potremo contare su una precisissima parità dei sessi, con il 50% degli atleti uomini e il 50% donne.
Ma le novità non sono finite. Mentre l’estate prossima, in Giappone, si potrà tifare il proprio Paese anche nel baseball, nel softball e nel karate, lo stesso non avverrà per i Giochi olimpici europei. Pur spezzando il cuore di molti, è ormai stabilito che tra quattro anni non vedremo questi sport. Si spera in Los Angeles 2028, ma al momento è ancora troppo presto per dirlo.
Così, nel frattempo, ci prepariamo ad assistere alle gare della “danza di strada”, aspettando di poter tifare i b-boys e le b-girls – questo il nome degli atleti nel gergo della breakdance – della nostra nazione. E chi volesse farsi trovare pronto, si ricordi di tenere gli occhi puntati su Alessandra Cortesia (alias Lexy) – 19enne trevigiana – e Mattia Schinco (alias Bad Matty, 20 anni) – ex concorrente del talent show Amici, – che rappresenteranno l’Italia ai Giochi di Parigi. Ma per seguire con passione la nuova disciplina olimpica sarà bene capire esattamente in cosa consiste la breakdance. Toprock, Footwork, Powermoves e Freezes sono alcuni termini, corrispondenti ai principali momenti dell’esibizione, che probabilmente sarà utile imparare se si vorrà fare il tifo durante le competizioni di ballo. Una serie di mosse e di movimenti, dunque, che dovrà essere giudicata in base allo stile e alla tecnica.
Certamente, per quella grande fetta di pubblico che non ha mai avuto occasione di avvicinarsi a questo tipo di sport non sarà facile entusiasmarsi per i b-boys e le b-girls che approderanno a Parigi. Oppure chissà, può anche darsi che per qualcuno – sicuramente non i giocatori di baseball – saranno proprio le Olimpiadi a far scoprire un grande amore per la danza.