Capitolo 14 – Guidare con serenità – Drive with serentity
-di Roberto Gerosa-
In questo particolare quanto strano periodo, ho pensato di trattare un argomento diverso dai soliti ma, altrettanto utile, con un po’ d’ironia che non guasta mai: considerare cosa possa accadere quando si è alla guida delle nostre auto storiche durante semplici viaggi, oppure con le nostre auto “normali”.
Con noi, possiamo avere in auto dei bambini, dei cinofili, la moglie o la nostra compagna, oppure la nostra “cara” suocera. . .Ovviamente tutto questo potrà accadere anche quando alla guida c’è il gentil sesso.
Bambini a bordo. Da anni si dice che un ottimo rimedio perché i piccoli si trovino a loro agio in auto, sia quello di lasciare loro una corretta visibilità tale da farli concentrare su oggetti esterni alla vettura. Per gli increduli, dirò di provare come passeggero un tratto di strada, preferibilmente di montagna con tornanti, concentrandosi con la testa bassa e gli occhi fissi su un libro qualsiasi. Vedrete che dopo una mezz’oretta il vostro stomaco comincerà a ribellarsi ma, appena riporrete il libro e guarderete la strada tutto si ristabilirà e il mal di stomaco cesserà. Provare per credere!
Animali a bordo. Ricordo che un mio amico prima di partire in gita con le nostre auto storiche, offriva al suo cane una pastiglietta per il mal d’auto (anche alcuni animali lo soffrono) avvolta in un bocconcino di carne che, secondo me, il cane aveva capito di cosa si trattasse ma faceva finta di niente e si mangiava la leccornia. Sarà superfluo ma è meglio ricordare che il nostro amico a quattro zampe necessita, a intervalli abbastanza regolari, di aria e di acqua. Naturalmente un cane troppo tranquillo potrebbe nascondere una sorpresa. A tal proposito vi racconto quanto accaduto a un altro amico: il suo simpatico beagle, durante il viaggio aveva masticato parte del sedile posteriore della Sua “svedese” quanto luccicante Volvo 240 Station Wagon degli anni 70’ – 1986cc di cilindrata. Lasciandovi immaginare la scena, posso solo dirvi che il viso del mio amico era diventato di un colore assai diverso dal normale, tendeva… al bianco.
Passeggeri a bordo. Pensate di essere gradito al guidatore oppure, diversamente, gli fate maledire il momento in cui ha deciso di viaggiare con Voi? Certe mogli o compagne carine che si appiccicano al partner mentre è al volante hanno la mia comprensione ma, sarebbe meglio che si lasciasse guidare in pace il pilota. In anni passati, ricordo una coppia che avrebbe potuto crocifiggermi ma… mai sarebbe riuscita a farmi salire nuovamente sulla loro vettura. Naturalmente peggio sarebbe un compagno fastidioso, che costituirebbe un pericolo per il pilota che non dovrebbe occuparsi d’altro che della guida, senza essere turbato da consigli e suggerimenti più o meno discutibili. Inoltre, da passeggero, trovo pericoloso quando il guidatore tiene una sola mano sul volante, utilizzando l’altra per sottolineare la conversazione, rispondere al cellulare o magari indicando una persona, ovviamente del gentil sesso e con un particolare abbigliamento ferma davanti a un negozio in una posa accattivante. Nessun pilota poi, per quanto bravo, dovrebbe rilassarsi troppo alla guida, in particolar modo quando a bordo ha anche ospiti importanti… suocera compresa.
Sono stato “allevato”, in senso automobilistico, con una certa oculatezza e non so se sarei sopravvissuto se avessi gridato o commentato con fermezza quando, per la prima volta, decisi di mettermi in viaggio con la mia futura moglie… alla guida. Dovevo prepararmi al suo “particolare” utilizzo del mezzo e ai piccoli inconvenienti come, per esempio, quello di rimanere senza benzina in una strada di campagna, trovarsi con la pressione delle gomme a terra, oppure con le ruote in difficoltà a mantenere il contatto con il suolo in una stretta curva di montagna o in alcune discese da voltastomaco. Diversamente, quando al volante c’ero io, mi sentivo dire dalla “controparte”: attento non vedi che il semaforo è giallo? Tesoro hai messo la freccia? Oppure, questa è una brutta curva, me la ricordo perché ho strisciato la carrozzeria della mia auto sul guard-rail; guarda amore sta arrivando un’auto, pur essendo noi soli in quel tratto di strada ed io perfettamente in grado di vederla; e ancora, su un tratto di strada che aveva il limite dei 30 km/h sentire un “mi raccomando vai adagio” (in pratica… ero fermo), cercando di controllarmi per non perdere la poca pazienza rimasta. Forse, uno dei rimedi avrebbe potuto essere quello di prendere in mano una chiave inglese o un martello!!?? Beh, dopo i “primi” 50 anni di matrimonio festeggiati lo scorso 5 ottobre… mi sono rassegnato.
Ringrazio come sempre tutti i lettori/lettrici e, oltre ai loro commenti, anche coloro che hanno coinvolto altri “amici” appassionati di auto o di altri capitoli pubblicati.
Per richieste relative al mondo delle auto storiche o per conoscere le agevolazioni assicurative/fiscali o per un semplice scambio di notizie, il numero dedicato è: 3755459855 tramite WhatsApp.
Ultima ora: Salvo restrizioni, ad Adria (RO) nei giorni 22-23-24, si svolgerà l’Adria Motor WeeK, con gare, test drive, giri in pista e drifting, anche nel paddock coperto.
7 Comments
Emanuela
Possono sembrare consigli banali ma non sempre scontati
Gianni
A tutti noi credo sia capitato quello che con ironia Roberto Gerosa ha scritto. Non oso pensare a quando lo leggerà la sua signora. Complimenti Gianni
Luca+Veloso
Fatti e aneddoti di una “dura” realtà vissuta da noi tutti ?? alzi la mano chi non ha vissuto in prima persona una delle storie scritte. .. Carino e simpatico, oltre che alternativo, racconto
Alessandro
Argomento diverso dal solito con tematiche molto popolari e consigli utili, sicuramente trattate con ironia in modo simpatico.
Nicola
Come sempre Roberto fai degli articoli molto interessanti. In questo ci hai aggiunto un pochino di sobria ironia in modo molto simpatico e accattivante. Ciao Nicola.
GIACOMO
Ottima idea, la rubrica di consigli e’ sempre un argomento interessante, se poi condito con ironia ancora meglio. Bravo
Salvatore( io-me )
I consigli sono sempre interessanti e utili anche con un pizzico di ironia. Grazie Roberto Gerosa.